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Roma, tre mesi fa la voragine in via Prati Fiscali. In Commissione: ‘Ci vorrà ancora tempo’

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Con l'apertura di una voragine su via dei Prati Fiscali si è appreso di un problema ai sottoservizi vecchio di 15 anni.
Una voragine importante, come a Roma siamo abituati a vedere. Ogni tanto, da qualche parte della città la strada si apre, e chissà quello che succede. Come è successo a giugno scorso in via dei Prati Fiscali. La cosa, però, non è parte dell’ordinaria amministrazione romana. Oltre alle criticità che vanno avanti da mesi ormai in ordine alla viabilità su una delle arterie più importanti del territorio, aprendosi questa buca si è scoperto altro. Da circa 15 anni, a causa di lavori fatti superficialmente sulle tubature delle acque reflue, hanno stagnato liquidi. Ciò ha generato una lenta erosione ed è per questo che oggi vediamo questa voragine.

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Il consigliere di Fdi denuncia, dopo la riunione della Commissione Lavori Pubblici, che ci vorranno ancora 90, 100 giorni per ripristinare la strada. “Oggi in Commissione Lavori Pubblici, il presidente Roberto Casamento ci ha riferito che passeranno altri tre, quattro mesi circa prima di ripristinare la strada. Si dovrà scavare attorno ai 12 metri che vuol dire l’equivalente di una palazzina di tre piani” sottolinea il consigliere. Che ha poi aggiunto: “Con l’apertura delle scuole, i residenti e i negozianti si trovano esasperati perché c’è un problema enorme di viabilità, considerando che siamo su una delle arterie principali del nostro territorio“.

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Con la voragine si è scoperto il problema pregresso

Come dicevamo la voragine si è aperta a causa di un problema vecchio di 15 anni. Dice infatti il Presidente della Commissione Lavori Pubblici, Roberto Casamento: “Intanto Acea parta di 60 giorni, non 90. Poi ovviamente i cantieri possono subire dei ritardi. Aprendosi questa voragine Acea e il Dipartimento Simu ha scoperto che 15 anni fa erano stati fatti dei lavori con un po’ di superficialità“, spiega Casamento, aggiungendo che: “Quindi si è capito che c’era una criticità in essere legata a delle tubature delle acque reflue. Dopodiché si è acuito questo problema in quel punto, e per anni si è accumulata acqua stagnante. L’intervento che si andrà a fare è effettivamente enorme. I lavori saranno prolungati perché si dovrà creare una camera di contenimento di queste acque reflue. Il problema è che questa camera avrà una dimensione di sei metri per sei e dodici metri di profondità. Una palazzina di quattro piani nel terreno, è per questo che i lavori dureranno così tanto“.

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