Lo scorso 8 giugno, durante l’operazione ‘Cleopatra’, sono stati arrestate ben 22 persone che facevano parte di un’articolata organizzazione criminale che operava nello spaccio di cocaina nei pressi dell’ingresso del Cimitero Flaminio di Roma.
Tra loro c’erano anche 3 persone, uno originario della Romania e gli altri due della Siria, che sono finite nuovamente nel mirino dei Carabinieri perché percepivano – ingiustamente – il reddito di cittadinanza. Oggi i Carabinieri della Compagnia Roma Cassia hanno notificato alle tre persone il provvedimento di sospensione dell’erogazione del reddito di cittadinanza, emesso dall’Autorità Giudiziaria di Roma, per l’applicazione di misure cautelari.
Arrestati ma con il reddito di cittadinanza: arriva la sospensione
L’art. 7 ter del D.L. n. 4 del 2019 convertito in legge n. 26 del 28.03.2019 prevede la sospensione del beneficio in caso di condanna o applicazione di misura cautelare personale, anche adottata a seguito di convalida dell’arresto o del fermo, nonché nei confronti del condannato con sentenza non definitiva per taluno dei delitti indicati dall’art. 7, comma 3. La norma impone che la medesima sospensione si applichi anche nei confronti del beneficiario o del richiedente dichiarato latitante o sottrattosi volontariamente all’esecuzione della pena.
Una volta accertato lo status di richiedente o beneficiario del reddito di cittadinanza, nei confronti della persona arrestata l’Autorità Giudiziaria adotta il provvedimento di sospensione del beneficio e l’INPS ne sospenderà l’erogazione. Gli accertamenti dei Carabinieri della Compagnia Roma Cassia, in collaborazione con i colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Roma, hanno così permesso di recuperare risorse per l’erario, indebitamente percepite.