Da sempre il parco giochi è un luogo di ritrovo per tutti i bambini. Il tanto atteso dopo scuola, il posto in cui si formano le amicizie di una vita, ma soprattutto il posto in cui ci si sente, per la prima volta, tanto liberi. Sì, queste dovrebbero essere le condizioni normali di un luogo del genere, ma per i bimbi all’Aurelio non è così. Il consigliere regionale della Lega, Daniele Giannini, ha descritto il parco di via Roberto Ago come un “film horror“, dove le parole “degrado” e “pericolo” racchiudono una serie di elementi che non permettono, assolutamente, la spensieratezza che i bambini si meritano.
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Siringhe e degrado nel parco giochi
Se queste sono le condizioni, le madri dei bimbi non possono essere sicure di lasciare liberi i loro figli a giocare. Per questo motivo, questa mattina, il consigliere Giannini e altri volontari si sono impegnati per rendere il luogo finalmente accessibile. Il racconto del consigliere mette i brividi: “La scena che ci siamo trovati davanti una volta giunti nell’area verde di via Roberto Ago, all’Aurelio, era da ‘film horror’. Erba altissima, rifiuti che letteralmente traboccavano da tutti i cestini invadendo l’area e anche una siringa in bella vista”.
Come si può pensare, anche solo un secondo, che questo possa essere un luogo sicuro per i piccoli? Oltre i tanti disagi riportati, “la siringa in bella vista era potenzialmente pericolosissima”. E si sa bene che un bambino, soprattutto da piccolo, mette le mani ovunque e non si ferma davanti a niente.
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Il lavoro del consigliere della Lega Giannini
Sono state tante le segnalazioni ricevute dai residenti. Ovviamente, in particolare dalle famiglie che non si fidavano più a portare i loro figli nel giardino, precisamente in zona Valcannuta. “Preso atto del pieno disinteresse del Municipio XIII“, dichiara Giannini, “abbiamo deciso di intervenire autonomamente per rimettere in sicurezza l’area”.
Con pochi volontari infatti hanno tagliato l’erba altissima, svuotato tutti i cestini stracolmi di rifiuti e portato via le siringhe. “Oltre a puntare il dito, ci siamo rimboccati le maniche e messi a disposizione del territorio in prima persona”. Grazie al loro lavoro, “da oggi la piccola oasi del quartiere sarà di nuovo fruibile per tutti i residenti e soprattutto per le famiglie e i loro bambini”.