Nella notte tra venerdì e sabato, due amici erano seduti su di una panchina al Laurentino 38 a chiacchierare quando dal nulla è sbucato un coetaneo. Il giovane li ha avvicinati e si è qualificato come allievo di polizia figlio di un poliziotto: con tale ruolo si è avvalso della facoltà di prendere il cellulare di uno di loro, svuotare lo zaino del secondo e farsi consegnare i soldi che i ragazzi avevano con sé, 42 euro.
Dopo che il “poliziotto” si era allontanato i ragazzi hanno chiamato il NUE 112 per raccontare ai Poliziotti di quanto accaduto. La Volante intervenuta, dopo aver ascoltato le dichiarazioni dei giovani, li ha invitati a formalizzare la denuncia all’XI Distretto Esposizione, diretto da Pasquale Fiocco, e ha perlustrato la zona del Laurentino 38, dove era avvenuto il crimine, senza però trovarne l’autore.
Laurentino 38: si finge un poliziotto per rapinare due ragazzi
Grazie alle dettagliate descrizioni fornite, gli agenti hanno capito che il colpevole era K.B.E., romano di 23 anni, autore di almeno altri 2 furti ed 1 rapina avvenute in zona e durante le quali era stato ripreso da telecamere di videosorveglianza. Appostatisi nei luoghi frequentati dal rapinatore, i poliziotti lo hanno individuato nel primo pomeriggio, lo hanno sottoposto a fermo e lo hanno portato in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Altra indagine stesso risultato messo a segno dai poliziotti dell’XI Distretto che ieri sera hanno dato esecuzione ad un ordine di carcerazione emesso dalla Procura presso il Tribunale di Civitavecchia a carico di B.G.G. 67enne originario di Reggio Calabria. Per arrivare all’uomo gli agenti hanno pedinato a lungo la compagna fino alla scorsa sera quando dopo aver raggiunto una zona isolata nel comune di Marino si è incontrata con il 67enne.
Arrestato B.G.G. è stato tradotto presso il carcere di Rebibbia dove dovrà scontare la pena detentiva di 4 anni 6 mesi e 15 giorni per il reato di bancarotta fraudolenta.