Scontro tra Governo e Campidoglio sui dehors fuori dai ristoranti di Roma: il ministro Adolfo Urso valuta la sanatoria.
Da qualche tempo si parla della rimozione dei dehors a Roma. La vicenda ora porta a uno scontro sull’argomento tra il Comune e il Governo, con il ministro Adolfo Urso che vorrebbe emanare una legge per mantenere anche in futuro gli spazi esterni dei locali di ristorazione: aree che furono installate per aiutare le attività commerciali nel periodo di Covid-19. Una situazione cha ha visto la netta contrarietà del Campidoglio.
Il Governo non vuole chiudere i dehors a Roma
La pietra di scontro tra Roma e Governo è arrivata con l’idea del ministro delle Imprese, che vorrebbe cristallizzare lo status di quelle attività che hanno un’occupazione di suolo pubblico per bar e ristoranti. Come spiega Il Corriere della Sera, si tratterebbe di una sanatoria in piena emergenza per il prosieguo dei dehors fuori le attività di ristorazione, cui scadrebbero i permessi il 31 dicembre 2024.
La battaglia del Comune contro il Governo
Il sindaco Roberto Gualtieri non vuole saperne di cedere sul dehors, soprattutto dopo aver fatto una battaglia per liberare i marciapiedi del Centro Storico di Roma e in vista del Giubileo. Più volte si era battuto sul tema dell’invasione dei marciapiedi con tavolini e sedie, una situazione che nella Capitale è fuori controllo. Dal periodo pre-pandemia, le attività commerciali di ristorazione hanno aumentato i propri spazi del 519%: in numeri complessivi, si è passati dai 21 mila metri quadrati occupati a superarne addirittura i 110 mila metri quadrati.
Il Campidoglio contro la città ostaggio dei dehors
La narrazione del Campidoglio sul problema è di una città ostaggio dei dehors. A raccontarla è l’assessora Monica Lucarelli, che ormai parla di un territorio capitolino in balia dei tavolini. Se il Governo vuole legiferare una sanatoria sull’argomento dei dehors, peraltro senza confronto con il Campidoglio, è prevedibile l’ennesimo scontro con il Comune per la gestione della Città Eterna.