Roma. L’appartamento che apparteneva al Poeta Vate Pier Paolo Pasolini, e che si trova in via Giovanni Tagliere 3, a Casal de’ Pazzi, diventerà una casa-museo, una residenza d’artista, un luogo di cultura protetto dalle intemperie del tempo e da tutto il resto. Il fatto è stato stabilito con una delibera, approvata nella giornata di ieri giovedì 29 dicembre, attraverso la quale Roma Capitale accetta la donazione dell’immobile da parte del produttore Pietro Valsecchi “ai fini della relativa valorizzazione culturale”.
Roma, un anno con Pasolini nel XIV Municipio
Il primo appartamento di Pasolini a Roma: l’immobile
Facendo un passo indietro sulla vicenda, dobbiamo ritornare al 2019 per vederci chiaramente. In quell’anno, infatti, il Tribunale di Roma aveva dichiarato il fallimento del “Gruppo Bonifaci Srl”, che, di fatto, aveva il diritto di piena proprietà sull’abitazione. Da quel momento, l’immobile era finito all’asta. Subito dopo il centro popolare San Basilio, il circolo Arci locale e la Cgil avevano lanciato una petizione per fermare l’asta e riconoscere il valore storico e civile dell’appartamento in cui furono composti i primi capitoli di “Ragazzi di vita”. Ad ogni modo, l’asta era andata completamente deserta.
Pietro Valsecchi acquista l’immobile e lo dona a Roma Capitale
“In tale contesto — così si legge nella delibera — il produttore Pietro Valsecchi e la sua famiglia hanno espresso l’intendimento di acquistare l’immobile per donarlo a Roma Capitale, allo scopo di recuperare, conservare e adibire la ‘Casa di Pasolini’ a luogo di ritrovo e frequentazione da parte di artisti di vario genere nonché di stimolare iniziative e attività culturali nello spirito e nel ricordo del grande artista”. Questo, ha dichiarato Valsecchi, “nella speranza che intellettuali, produttori, persone capaci in questo Paese e soprattutto a Roma si uniscano per fare qualcosa per questa città che ha bisogno di gesti forti. Spero che sia l’inizio di un lungo percorso per tanti amici che vogliono investire nella città”. E così, tra un rilancio e l’altro, alla fine del mese di maggio, il produttore si era aggiudicato l’immobile per 170mila euro, poi nel settembre scorso ha acquistato dal Gruppo Bonifaci Srl la piena proprietà della “Casa di Pasolini”. Infine, l’8 dicembre Pietro Valsecchi ha formalizzato la propria intenzione di donare a Roma Capitale l’immobile, chiedendo contestualmente di avviare l’iter amministrativo entro la fine dell’anno.
”Diventerà una casa museo”
L’assemblea capitolina, poi, ha deciso ufficialmente di destinare l’immobile alla realizzazione di “Casa Pasolini”, con l’obiettivo di “recuperare, conservare e adibire l’appartamento e spazio comune di ritrovo per artisti, scrittori ed appassionati, e stimolare continuamente iniziative ed attività culturali ”nello spirito e nel ricordo del grande artista”. Tra le idee che ne sono nate di recente, quella del coinvolgimento di grandi artisti e l’apertura di un bando per cercare giovani talenti ai quali assegnare una borsa di studio o di lavoro “per vivere alcuni mesi la casa che diventerà quindi una ‘residenza d’artista’”.