Roma, rissa al campo da calcio: nonno picchia giocatore di calcio avversario. E’ successo nella Capitale, durante un incontro dellUnder 15 Elite. Infatti, il nonno di un giocatore avrebbe aggredito un giovane avversario del nipote, dopo alcune pesanti offese che sono intercorse ta lo stesso anziano e il giovane giocatore. La rissa è stata sedata subito dalle persone presenti nella tribuna per assistere la partita, che hanno subito separato i due litiganti.
La rissa al campo di calcio di Roma
Si stavano sfidando le compagini giovanili della Romulea e il Trastevere, due club calcistici importanti nel circuito capitolini. Oltre alla tensione del derby, qualche fallo di troppo avrebbe infiammato gli animi della partita. All’ennesimo fallo, un nonno di un giocatore non ci avrebbe visto più, cominciando a insultare pesantemente il giovane avversario falloso. Offese che lo stesso calciatore, per quanto piccolo, non si sarebbe fatto scivolare addosso, avvicinandosi alla rete che divideva con le tribune, anche lui per rispondere, con offese, all’anziano signore.
Il nonno, notando la sfacciataggine del ragazzino, dalla rete avrebbe sferrato una sberla sul viso al giocatore, che avrebbe acceso una rissa tra i due. Scazzottata sedata dall’intervento delle famiglie presenti nella tribuna, che hanno prontamente diviso i due litiganti. Sul gesto, subito è arrivato il comunicato di condanna da parte della Romulea: Relativamente a quanto riportato, la Società vuole esprimere la propria più ferma condanna degli atteggiamenti tenutesi fuori dal campo quali contrari ai valori ed ai principi dello sport che sia la Romulea ed il Trastevere perseguono preminentemente con continuità centenaria. Preme altresì sottolineare che durante la disputa tutti i giocatori in campo e gli staff di entrambe le squadre, ovvero nessun tesserato ha tenuto atteggiamenti violenti o aggressivi e che la situazione si è normalizzata immediatamente dopo il fatto isolato. Tutto ciò premesso la Romulea intende dissociarsi da quanto accaduto nella maniera più assoluta, rinnovando senza riserve la condanna del gesto dello spettatore in quanto deprecabile ma che non può e non deve essere attribuito in alcun modo alla Società che certamente non è responsabile né direttamente né soggettivamente”.
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