Tutti contro il nuovo bando di gara della durate triennale promosso dalla giunta Gualtieri per la gestione dei canili comunali, uno dei tarli principali dell’amministrazione capitolina, che spesso, per le condizioni in cui si trovano gli animali al loro interno, riempiono le pagine di cronaca. ”Con il nuovo bando si torna indietro di 20 anni”, protestano le principali associazioni che tutelano i diritti degli animali, come la Lega per la difesa del cane, Io Libero Avcpp, Enpa e Cucciolissimi, accreditate presso i canili. I canili adocchiati dal bando per la loro gestione, sarebbero nello specifico: Muratella con 400 cani e Ponte Marconi con almeno 200, oltre ai centri di soccorso per i gatti randagi feriti.
Tutti contro il bando per i canili di Roma
Insomma, le associazioni sono tutte d’accordo: il nuovo bando non prende in considerazione un valore fondamentale, e cioè il benessere degli animali, che rimangono in tal modo costretti dietro le sbarre e spesso non tutelati a sufficienza a causa delle mancanze del Comune stesso. Sono nette le posizioni, e sono chiari anche i punti critici sottolineati dalle diverse associazioni che si sono schierate contro la gara. Primo fra tutti gli orari di apertura al pubblico, per consentire le adozioni, sono state ridotte solamente a 3, come si legge chiaramente, dal lunedì al venerdì, e sei ore il sabato e per due domeniche al mese.
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I punti critici sottolineati dalle associazioni
Ma non è tutto, i punti nodali sono stati messi neri su bianco da ENPA – Sezione di Roma, che li ricordano anche in post su Facebook, scrivendo: ”Il nuovo bando per la gestione dei canili di Muratella e Ponte Marconi proposto dal Comune Di Roma , delude decisamente le aspettative e la speranza di realizzare un progetto evoluto e attento che tuteli gli animali dei canili di Roma. L’amministrazione comunale disattende le indicazioni date da Enpa Roma e dalle altre associazioni di volontariato accreditate e operative all’interno dei canili, e pubblica un bando di gara che, a nostro avviso, è in antitesi con il benessere degli animali ospitati nelle strutture comunali:
- Si riduce la loro visibilità e la possibilità quindi di essere adottati: l’apertura al pubblico dei canili comunali passa infatti da “full time” ad un orario ridotto, solo 3 ore al giorno dal lunedì al venerdì , 6 ore il sabato e apertura solamente 2 domeniche al mese ( invece di tutte) per poter andare ad adottare un cane o un gatto nelle strutture comunali.
- Per le spese veterinarie sono stati stanziati circa 170.000 € annuali per 600 cani , inadeguato a garantire un servizio veterinario efficiente, visto che l’importo è onnicomprensivo di ogni dettaglio di spesa, dagli stipendi dei veterinari agli accertamenti diagnostici , ai ricoveri in cliniche, gli interventi,le medicine, ecc.
- Viene data al Direttore Sanitario, quindi un dipendente del gestore che si aggiudicherà l’appalto, il potere di decidere della presenza dei volontari e dì allontanarli dal canile!!
- È completamente assente qualunque accenno e pianificazione dell’attività dedicata alle adozioni , penalizzata da un orario di accesso del pubblico diminuito e priva dell’identificazione di figure specifiche e competenti .
- Al settore gatti poi, dove ricordiamo gli animali ospitati sono tutti in convalescenza e terapie veterinarie, gli operatori passano da 2 al momento previsti a solo uno, per accudire e occuparsi della pulizia e del cibo di più di 50 gatti!!!”
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