Il ‘terrore’ era un semplice cucciolo di biacco
Probabilmente era più terrorizzato lui che i residenti del condominio. “Alle 22.20 lo abbiamo trovato solo, infreddolito e terrorizzato lui di essersi perso nel labirinto interno dei box sotterranei dell’immenso edificio“, ha annunciato Lunerti. “Domani il cucciolo di biacco sarà liberato presso il Rifugio del Lupo a Morlupo” ha poi concluso. Si tratta dell’ennesimo episodio nel contesto dell’allarme serpenti determinato dai vari episodi di avvistamenti avvenuti nella Capitale nelle ultime tre settimane.
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Gli avvistamenti pregressi
Ha fatto scalpore, ad esempio, la storia del pitone albino di cinque metri che circolava in strada nella zona di san Basilio. E poi ancora un altro biacco, spuntato all’improvviso sul parabrezza di un’auto di una famiglia, che si è poi chiusa dentro impaurita. Ciò è determinato, tra le varie cause maggiori, dalla cattiva manutenzione del verde romano. Queste aree nella Capitale sono abbondanti, e se non si curano spesso e bene, è possibile che la natura si riprenda ciò che l’uomo le ha tolto coi processi di antropizzazione. Uno dei fenomeni che lo certificano è proprio la diffusione incontrollata dei rettili presso le aree urbane, dove trovano condizioni di vita accettabili e cibo. Di fatto Lunerti ha già ripetutamente spiegato di fare maggiormente attenzione alla vipera e al suo morso. L’animale è molto rapido, fuori dalla portata dei riflessi umani. I suoi denti, se conficcati nella pelle dell’uomo, difficilmente riescono a sganciarsi. Per quanto riguarda il biacco, lo zoofilo raccomanda comunque di non infastidire gli esemplari adulti. Come è successo presso Castelnuovo di Porto, dove presso uno spogliatoio, alcune persone hanno cercato di scacciare un esemplare con un bastone.