Roma. Quanto vale un esame di italiano? Stando all’ultimo caso di cronaca: 50 euro. Questa, infatti, è la cifra che il soggetto ‘beccato’ dai carabinieri avrebbe concesso ad un suo connazionale nella speranza che la somiglianza con il suo stuntman linguistico potesse ingannare gli esaminatori e gli operatori giunti sul posto per le necessarie verifiche. Tuttavia, i carabinieri non si sono lasciati abbindolare dall’escamotage, e così hanno accertato, subito dopo, che il 36enne aveva incassato 50 euro per superare l’esame.
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Paga 50 euro ad un connazionale per sostenere la prova d’italiano
Stando a quanto si apprende dalle fonti sul caso, i sospetti di una manovra truffaldina sarebbero nati proprio quando un cittadino senegalese di 36 anni si era presentato per sostenere una prova di lingua italiana necessaria ed utile per ottenere il permesso di soggiorno. Il soggetto aveva affermato, in quella sede, di essere un’altra persona, ovvero un connazionale di 13 anni più giovane di lui. A parte il dato anagrafico, difficile da dissimulare, c’era anche la foto ad incastrarli: infatti il ritratto presente sulla carta d’identità presentata in sede d’esame era completamente differente. Proprio questa evidente differenza, di certo non sfuggita ai presenti, ha fatto immediatamente scattare l’allarme per le conseguenti verifiche. Subito dopo, ecco infatti che l’esaminatrice ha chiamato i carabinieri che hanno accertato la sostituzione di persona. Per quanto riguarda i soggetti coinvolti, si tratta di due senegalesi: uno dei due, con lo scopo di ottenere il rinnovo del permesso di soggiorno, insomma, avrebbe chiesto una sostituzione di persona per affrontare l’esame di italiano presso un istituto scolastico in via Vitaliano Ponti a Roma.
Denunciati entrambi a Roma
All’esito delle successive indagini sul caso, è emerso chiaramente che il documento non era il suo e che l’uomo ha tentato di sostituirsi ad un 23enne connazionale, colui che è risultato essere il vero candidato per la prova d’esame. In cambio della sostituzione il soggetto ha pagato al suo sostituto la cifra di 50 euro. Entrambi ora, più che dall’identità, sono accumunati da altro: una denuncia.