Romani sull’orlo di una crisi di nervi. Dopo lo sciopero dei benzinai – ridotto poi a una sola giornata anziché due – a mandare in tilt il traffico nella capitale – soprattutto nel quadrante nord – incidenti e cancellazioni di corse last minute. “Trasporto pubblico alla romana!”, esplode un utente da sempre sostenitore dell’utilizzo dei mezzi pubblici per alleggerire il traffico e, di conseguenza, l’inquinamento. “Ti fanno passare la voglia di prendere il bus! Stamattina hanno cancellato una corsa della linea 218 senza alcuna spiegazione – denuncia l’uomo – E il centralino della TPL squilla a vuoto. Una follia!”
Traffico in tilt e corse dei bus soppresse
“Io ogni giorno mi reco al lavoro all’ospedale Santa Lucia – dichiara una operatrice sanitaria, anche lei pendolare. È importante per me arrivare in orario. Ma per il secondo giorno consecutivo l’autobus delle 7:50 non è mai partito. Oggi abbiamo chiesto spiegazioni al conducente riguardo alla corsa successiva che avrebbe dovuto partire alle 8:25 – prosegue la donna – e ci è stato detto che da un giorno all’altro questa corsa è stata soppressa, senza una spiegazione e lasciando un buco di un’ora, proprio nella fascia temporale in cui le persone dovrebbero raggiungere il posto di lavoro. Tra l’altro tantissime persone che utilizzano questa linea lavorano negli ospedali, quindi è fondamentale che arrivino in orario: non sanno come fare!”
“Abbiamo provato ora a chiamare il numero che ci ha dato il conducente – conclude la donna visibilmente scossa – Ma fino a questo momento non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Nel frattempo un grave incidente sulla Cassia Bis ha per l’ennesima volta completamente bloccato il traffico in direzione Prima Porta. Insomma, ordinario caos a Roma Nord. Così come nel resto della Capitale. Evidentemente a Roma non si riesce proprio a mettere a punto un sistema di trasporti che riesca a funzionare come meriterebbe una città moderna e, a maggior ragione, una Capitale. Gli esempi che arrivano da metropoli come Parigi, Londra, Madrid, Lisbona, ma addirittura da Istanbul, fanno capire quanto sia indietro Roma, anche in confronto alle altre città italiane come Milano o Torino, dove i trasporti sono sicuramente più efficienti.
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