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‘Roma non dimentica’: fiaccolata a 30 anni dagli attentati di San Giovanni in Laterano e San Giorgio in Velabro

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Fiaccolata

Una fiaccolata per non dimenticare gli attentati che toccarono le chiese di San Giovanni in Laterano e San Giorgio in Velabro. “Roma non dimentica”, l’iniziativa congiunta del Comune capitolino e lo Stato Vaticano per non scordarsi quei drammatici eventi. Un evento della memoria e che soprattutto avviene in un periodo simbolico, considerato come i due attacchi eversivi avvennero trent’anni fa. 

La fiaccolata di “Roma non dimentica”

L’associazione Libera ha voluto riunire le due realtà vittime di quegli attentati, ovvero il Comune capitolino e il Vicariato della Capitale. Una manifestazione che, ancora una volta, ribadirà la volontà della lotta alla criminalità organizzata e soprattutto le vittime delle mafie presenti in Italia. Dopotutto, è dimostrato come ogni tipo di realtà criminale punta a uccidere le speranze dei cittadini, seminare il terrore nelle città o nei quartieri e poi rubare il futuro di cittadini o giovani. 

Riaccendere la lotta alla Mafia in Italia

Non solo bisogna ricordare le vittime della malavita organizzata, ma anche rinnovare l’impegno per la lotta alla Mafia in tutte le giornate dell’anno. È un messaggio forte quello di Libera, che nell’Italia del 2023 trova la necessità di essere ribadito alla cittadinanza e soprattutto ai ragazzi più giovani. La fiaccolata, che partirà da San Giovanni in Laterano, si svolgerà venerdì 28 luglio dalla mezzanotte.

Autobombe in San Giorgio al Velabro
Autobombe in San Giorgio al Velabro

L’attacco allo Stato e alla Chiesa

La Mafia ha sempre cercato di sovvertire, se non addirittura distruggere, i riferimenti dei cittadini. In Italia, come plausibile, tali funzioni sono rappresentati dal potere delle istituzioni e soprattutto dalla Chiesa, dove ancora oggi molti cittadini legano importanti legami sociali e valutazioni iniziative per i propri territori. La notte del 28 luglio 1993, la Mafia tentò di sovvertire questi cardini, mettendo in piedi un duplice attentato che causò 23 feriti e soprattutto ingenti danni alle strutture di San Giovanni in Laterano e poi San Giorgio in Velabro.

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