Una fiaccolata per non dimenticare gli attentati che toccarono le chiese di San Giovanni in Laterano e San Giorgio in Velabro. “Roma non dimentica”, l’iniziativa congiunta del Comune capitolino e lo Stato Vaticano per non scordarsi quei drammatici eventi. Un evento della memoria e che soprattutto avviene in un periodo simbolico, considerato come i due attacchi eversivi avvennero trent’anni fa.
La fiaccolata di “Roma non dimentica”
L’associazione Libera ha voluto riunire le due realtà vittime di quegli attentati, ovvero il Comune capitolino e il Vicariato della Capitale. Una manifestazione che, ancora una volta, ribadirà la volontà della lotta alla criminalità organizzata e soprattutto le vittime delle mafie presenti in Italia. Dopotutto, è dimostrato come ogni tipo di realtà criminale punta a uccidere le speranze dei cittadini, seminare il terrore nelle città o nei quartieri e poi rubare il futuro di cittadini o giovani.
Riaccendere la lotta alla Mafia in Italia
Non solo bisogna ricordare le vittime della malavita organizzata, ma anche rinnovare l’impegno per la lotta alla Mafia in tutte le giornate dell’anno. È un messaggio forte quello di Libera, che nell’Italia del 2023 trova la necessità di essere ribadito alla cittadinanza e soprattutto ai ragazzi più giovani. La fiaccolata, che partirà da San Giovanni in Laterano, si svolgerà venerdì 28 luglio dalla mezzanotte.
L’attacco allo Stato e alla Chiesa
La Mafia ha sempre cercato di sovvertire, se non addirittura distruggere, i riferimenti dei cittadini. In Italia, come plausibile, tali funzioni sono rappresentati dal potere delle istituzioni e soprattutto dalla Chiesa, dove ancora oggi molti cittadini legano importanti legami sociali e valutazioni iniziative per i propri territori. La notte del 28 luglio 1993, la Mafia tentò di sovvertire questi cardini, mettendo in piedi un duplice attentato che causò 23 feriti e soprattutto ingenti danni alle strutture di San Giovanni in Laterano e poi San Giorgio in Velabro.