L’ironia romana. Sbruffona, sfrontata, dissacrante e te la ritrovi proprio lì, sul nervetto scoperto. E colpisce chiunque, senza distinzione di sesso, età, religione, ceto sociale. Così, anche ad agosto, quando la città si svuota, il sarcasmo romano rimane sempre attivo, immediato, istintivo. Chiedetelo al gommista di via Collalto Sabino, nel quartiere Africano che come molti in questi giorni ha chiuso bottega.
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“Riapri, il figlio non è tuo”
Il gommista di via Collalto Sabino non ha chiuso per ferie. Ma per la nascita di un figlio, una lieta notizia per tutte le famiglie. Un bambino che di solito porta con sé gioia. Abbassata la saracinesca quindi il commerciante ha voluto comunicare a tutti il motivo della chiusura. “Chiuso per figlio!” ha scritto il titolare dell’attività su un foglio apposto con del nastro adesivo. Tutto bene, insomma. Ma qualcuno proprio non ha resistito a ribattere con l’allusione alle classiche corna. In un altro cartello, apposto in maniera identica sotto a quello del gommista, un simpaticone ha così risposto: “Riapri. Non è il tuo“. La foto ha fatto il giro del web, scatenando centinaia di commenti ironici. Non solo, qualche reazione è stata di ferma condanna: “Va bene l’ironia romana, ma in certi casi una marea di ca**i propri, proprio no, o almeno aspetta la fine delle ferie per dargli la buona novella“, ha scritto Maurizio in un post. Recentemente ha fatto scalpore un altro cartello ironico simile a Roma. Un negoziante ha chiuso dal 31 luglio fino a “Sto a decide“. Onesto, non c’è che dire. Un altro, che ha chiuso per soli sei giorni, ne ha accennato anche i motivi: “In vacanza i soldi finiscono subito“. Di sicuro ai residenti di Roma non manca la voglia di scherzare, a volte anche in maniera pesante.