Roma. Non è di certo la prima volta che ci occupiamo dell’argomento. In diverse occasioni abbiamo raccontato di come ci sia un vero e proprio gap nei controlli della Capitale, soprattutto per quanto riguarda il trattamento di senza tetto e venditori ambulanti che, di certo, il buon senso non sanzionerebbe con misure economiche, se non per automatismo protocollare.
Gap dei controlli a Roma: multe salate ai senzatetto
Si elevano spesso, nei loro riguardi, delle sanzioni ”cieche”, come da protocollo, insensibili alla condizione disagiata e difficile di tali individui che di certo non potranno mai permettersi di pagare le somme. L’evento è recidivo, e continua a manifestarsi, soprattutto nelle zone del centro.
I controlli di ieri, domenica 19 giugno
Nel Centro storico della Capitale, per portarvi l’ennesimo esempio, nella giornata di ieri, domenica 19 giugno, sono letteralmente fioccate le sanzioni nei confronti di alcuni venditori ambulanti, risultati per altro anche senza fissa dimora. Non proprio i soggetti ideali da sanzione con cifre altisonanti.
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Eppure, i carabinieri addetti ai controlli hanno emanato multe per 16 venditori ambulanti abusivi, tutti cittadini del Bangladesh, senza fissa dimora, che avevano allestito le loro “bancarelle” nelle zone del Colosseo e dei Fori Imperiali.
Oltre 78.000 euro di sanzioni
Nei loro confronti, i militari hanno elevato sanzioni per un importo complessivo di ben 78.000 euro e applicato l’ordine di allontanamento dalle zone interessate e dal Centro Storico per 48 ore. Sequestrate decine di articoli consistenti in aste per selfie, power bank per cellulari, ombrellini e oltre 150 bottigliette d’acqua da mezzo litro.
Ci si chiede, oggi come allora, che senso abbiano tali sanzioni e se la burocrazia, i protocolli, siano così stringenti da non riuscire a tarare le misure in base ad una maggiore sensibilità rispetto al contesto egli individui.