Sotto La Sapienza di Roma, studenti di Cambiare Rotta in protesta per la conferenza della Nato: tornano le tende sotto il Rettorato.
Studenti in protesta negli Atenei di Roma. In vista della conferenza Nato, che si svolgerà tra oggi e domani, diversi studenti legati all’estrema sinistra romana hanno occupato diverse Università della Capitale. Tra gli episodi degni di nota i fatti all’Università La Sapienza, dove i ragazzi sono tornati armati di tenda sotto il piazzale del Rettorato: i giovani le hanno ribattezzate come le “tende contro il genocidio”.
Studenti contro l’incontro della Nato a Roma
Tra oggi e domani, nella Capitale si svolgerà un’importante convention della Nato: oltre a fare il punto sull’attuale situazione mediorientale, rappresentanti politici e militari celebreranno il 75esimo anniversario dell’Alleanza Atlantica. In tale occasione, si discuterà anche la nuova agenda per la politica militare che interessa l’area Atlantica.
Un evento che ha innescato la forte protesta dell’estrema sinistra a Roma, che già in diverse piazze della Capitale ha dato vita a proteste di dissenso contro l’incontro. A queste proteste si sono uniti anche diversi studenti de La Sapienza, che già nei giorni scorsi avevano espresso dissenso per i legami di collaborazione tra il loro Ateneo e Israele.
La protesta degli studenti
Gli studenti cercano di far aprire gli occhi con la loro protesta. All’interno parteciperà la realtà di Cambiare Rotta, che ha evidenziato come le attuali politiche di Nato e Unione Europea siano “guerrafondaie” in questo particolare momento storico. Ma soprattutto hanno voluto attaccare numerosi “rapporti dubbi” tra il sistema universitario italiano e le industrie belliche, che oggi stanno infliggendo anche pesanti perdite sulla striscia di Gaza.
Le proteste studentesche alla Sapienza di Roma
Da questa mattina, alcuni studenti sono tornati con le tende sotto il Rettorato della Sapienza. Il gesto dei ragazzi è simbolico, poiché denuncia il genocidio che sta prendendo piede ai danni del popolo palestinese. Una situazione dove gli stessi attivisti di Cambiare Rotta chiedono una svolta nell’indirizzo politico della Sapienza: chiudere ogni rapporto di collaborazione con le industrie belliche e Israele.