Roma. Il lavoro ci sarebbe pure, ma c’è un’enorme difficoltà nel reperire personale, in quasi tutti i settori, anche per il settore della grande distribuzione organizzata. Ad unire a questa idea, e alla frustrazione che ne proviene, è anche Giovanni Scifoni, direttore acquisti del Gruppo Gros, consorzio molto noto in Italia che unisce sotto di sé 12 insegne di supermercati della Capitale (e che a Roma ha una fetta di mercato del 37%). Chiunque di noi, nella Capitale, ne ha visto il marchio e ci ha fatto almeno una volta la spesa. Giovanni Scifoni, sul tema della carenza di personale, si è lasciato andare in una intervista al Messaggero che vogliamo sintetizzarvi e parafrasarvi in questo articolo, per dar voce alle sue idee e alla sua percezione del lavoro in questi ultimi mesi in Italia.
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Difficoltà nel reperire personale a Roma
Alla domanda sulla situazione corrente nella Capitale, Scifoni risponde che c’è un’enorme ”difficoltà a reperire personale specializzato, che si occupa della vendita del pesce, della gastronomia, della macelleria. C’è un tasso di turnover incredibile perché i dipendenti poi migrano da una società all’altra”. Periodi come questo, o quello passato delle feste natalizie, durante i quali iniziano dei veri e propri esodi del personale.
Consumatori sempre più esigenti
Inoltre, c’è il tema dei consumatori sempre più esigenti, che non si accontentato di un persona che pesi il prodotto e lo imbusti. Ma sul tema Scifoni si dimostra forte, affermando che: ”I nostri soci puntano molto sulla qualità dell’assistenza ai clienti. Alcuni di loro hanno realizzato una sorta di Academy per la macelleria e il pesce, garantendo un’assunzione alla fine del percorso”. Poi continua dichiarando che si punta molto sulle risorse umane e sui processi di formazione necessari per garantire la giusta qualità sul lavoro una volta all’opera. Ma qui iniziano anche gli altri problemi, perché sempre più spesso ”chi partecipa a questi processi di formazione non arriva mai a compimento e l’azienda raccoglie molto poco. Solo due su dieci ce la fa”.
Manca personale specializzato e non si finisce il percorso di formazione
Di conseguenza, mancando personale specializzato, con tutte le difficoltà del caso, ecco che il supermercato in Italia, e a Roma, sta sempre più ” puntando sul confezionato anche per alleggerire la parte del servito per la quale è molto difficile reperire personale”. Un fenomeno, come sottolinea Scifoni che per il momento è molto più presente al Nord che al Sud, o nel Centro Italia, dove le famiglie ancora preferiscono il contatto diretto con l’operatore di turno.
Giovani rifiutano contratto
E, poi, arriva il tema più spinoso di questo nostro presente. Sulla questione giovani e nuove assunzioni, Scifoni è diretto e lapidario: ”Diventa sempre più difficile individuare personale tra i giovani. Lavorare al supermercato vuol dire avere turni sette giorni su sette, ma le nuove generazioni puntano invece ad avere il fine settimana libero”.
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