Il 19 settembre scorso all’istituto comprensivo Alessandro Manzoni, in zona San Giovanni, si è sfiorata la tragedia. Mentre era a mensa con la sua classe, una docente ha tentato di aprire una finestra per permettere il ricircolo d’aria. La finestra alta circa un metro e mezzo e apribile verso l’interno ha improvvisamente ceduto crollandole addosso, scatenando il panico tra i presenti. La donna è stata trasportata in ospedale con l’ambulanza. Preoccupati i genitori dalla presenza dei sanitari del 118 davanti alla scuola.
I sopralluoghi dei tecnici
In seguito all’accaduto il Municipio VII di Roma ha subito inviato una squadra di tecnici che hanno svolto dei controlli negli ultimi due giorni e che proseguiranno fino al 26 settembre. Marcello Morlacchi, Assessore municipale alle Politiche educative e scolastiche ha spiegato che si tratta di infissi installati 9 anni fa dalla Regione. Il Vicepresidente del Municipio VII di Roma ha aggiunto che il crollo della finestra a vasistas non sarebbe stato procurato dall’incuria o dalla mancata manutenzione quanto piuttosto da difetti di montaggio degli infissi. Morlacchi ha comunicato che le finestre rimarranno aperte solo quando nella mensa non saranno presenti alunni. Questa decisione ha scatenato l’ira dei genitori che sottolineano l’importanza del ricircolo d’aria soprattutto in un mese caldo come settembre. Apprensione anche per l’aumento di casi di Covid, una mancata areazione potrebbe risultare scatenante per la trasmissione del Virus.
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Le preoccupazioni dei genitori
A poco più di una settimana dall’inizio delle lezioni già si verificano i primi incidenti. I genitori si sono rivelati molto preoccupati per le condizioni strutturali dell’edificio scolastico. Ad essere contestata è la mancata manutenzione costante dello stabile, percepita come inammissibile soprattutto per una scuola. I genitori chiosano evidenziando che la scuola deve sempre essere percepita come un luogo sicuro, sia dai genitori che dai figli.
