Ancora guasti, ancora disagi, ancora rabbia sulla tratta Roma-Lido. Questa mattina a causa di due guasti e di revisioni agli ascensori della stazione di Vitinia, si sono registrati fortissimi rallentamenti e conseguenti ritardi.
Il fatto che proprio nel tratto tra Vitinia e Casal Bernocchi si proceda su un unico binario ha completato il quadro: ritardi anche di quasi mezz’ora hanno caratterizzato la mattinata dei pendolari, che giustamente si sono infuriati per questo ennesimo disagio sulla martoriata linea.
Alle stazioni le persone si accalcano, aumentando sempre più a causa dei forti ritardi.
E proprio i pendolari hanno espresso il loro disappunto sui social network: nel gruppo Facebook Il Trenino sono apparsi commenti al veleno, tutti giustificatissimi dalla situazione che quotidianamente chi utilizza questa tratta deve vivere.
“Va bene il disservizio quotidiano il guasto tecnico il malaffare dei dirigenti e tutto il resto. Ma almeno dare annunci credibili sui tempi di attesa non dovrebbe essere scontato? Inviterei ad un maggiore rispetto per l’utenza che nel settore privato si chiamerebbe clientela”, commenta una pendolare, tra le più “morbide” nei post pubblicati.
“Nel 2016 non siamo in grado di sezionare un impianto? Cioè, mi spiego meglio: per revisionare gli ascensori bloccate la linea ferroviaria! Ma state fuori?!?”, ha scritto un’altra viaggiatrice, della quale omettiamo la parte iniziale del commento, sicuramente poco tenero nei confronti di chi gestisce i lavori.
Qualche informazione arriva da Roma Underground, dove appare questo annuncio: RomaLido – Aggiormamento ore 9:30 – Circolazione a binario unico su quasi tutta la linea per due treni guasti. Uno a Vitinia e uno a Castel Fusano. I treni che ci risultano in servizio sono 2, massimo 3. La frequenza è di treno ogni ora. Il tempo di percorrenza Ostia – Roma è quasi di un’ora. In corso di attivazione servizio di bus sostitutivo Colombo <> Lido Centro”.
Da parte di Atac, invece, oltre la segnalazione di ritardi sul sito ufficiale, nessun commento. Del resto, cosa potrebbero dire per giustificare questa tragica e ripetuta situazione?
(foto di Simone Falzone – Facebook)