Roma. La nuova circolare di certo fa discutere, ma è anche in grado amareggiare, conoscendo la situazione che vive nella Capitale il corpo dei Vigili Urbani, e soprattutto conoscendo il livello di sicurezza richiesto in una città dove gli incidenti, gli assalti da narcotraffico e le gambizzazioni sono all’ordine del giorno
A Roma i Vigili diventano postini per le raccomandate
Insomma, innalza polemiche la nuova circolare che prevede come, a partire dallo scorso 15 Aprile, i Comandi Territoriali di Polizia Locale di Roma Capitale, dovranno occuparsi di notificare raccomandate ai destinatari assenti, dedicando allo scopo personale ed appositi uffici. A renderlo noto con un comunicato ufficiale è il SULPL (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale), che in una lettera aperta del Segretario Regionale Alessandro Marchetti, prova a far tornare l’amministrazione sui suoi passi, denunciando sin d’ora quelli che saranno i profondi effetti che una simile scelta comporterebbe per la sicurezza cittadina.
Le proteste dal Sindacato
Come hanno evidenziato: “Al di là della pur importante questione di ruoli e delle ben diverse funzioni previste dall’ordinamento del Corpo, abbiamo stimato come l’istituire uffici e destinare personale interno ed esterno a questa bizzarra funzione di portalettere, comporterebbe il distogliere una quota di almeno 120/160 agenti, dalla loro attivitá d’istituto” – dichiara in una nota il Segretario Romano Marco Milani, il quale poi aggiunge: “paradossale come questo avvenga in una Città come Roma, dove l’aumento delle morti da incidenti su strada appare in crescita esponenziale e la sicurezza percepita dai cittadini sia in calo vertiginoso, anche a causa di episodi di omicidi, gambizzazioni e torture, legate al narcotraffico”.
”Già sotto organico di oltre 3000 unitá”
E ancora, si aggiunge: ”Ricordiamo al Sindaco come il Corpo di Polizia Cittadina sia già sotto organico di oltre 3000 unitá e nuovi ulteriori sforzi lo attendono in previsione dell’avvicinarsi dell’evento Giubilare” insiste Milani ” Dobbiamo purtroppo infine prendere atto di come episodi del genere stiano a dimostrare l’assoluta assenza di una visione d’insieme sul sistema sicurezza della Capitale, sempre più spesso impiegato a raffazzonare toppe e lacune della Pubblica Amministrazione in luogo di quel potenziamento,ammodernamento e riordino, pure più volte negli anni richiesto e necessario a riportarlo all’altezza della storia, dei suoi compiti e del suo ruolo” Concludono dal Sindacato.
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