Applausi e unanimità al Parlamento. La Camera dei deputati ha approvato giovedì 19 ottobre l’istituzione del Museo della Shoah a Roma. Il testo è stato accolto a Montecitorio all’unanimità, con 283 voti a favore e nessun contrario. Un momento storico dopo 20 anni di attese e tre giunte capitoline disponibili negli anni alla sua erezione, che si appresta a diventare realtà. La proposta è stava avanzata dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che ha tenuto a ringraziare “il parlamento per la qualità del dibattito che si è sviluppata e per la convergenza. Grazie poi al presidente del Consiglio Meloni per aver sostenuto questa mia proposta con tutto il governo”.
Stanziati 4 milioni di euro per il Museo della Shoah
Per la realizzazione del Museo della Shoah e la sua manutenzione sono stati stanziati al comma 1 del Ddl Shoah 4 milioni di euro entro l’anno 2023. L’importo sarà di 3 milioni di euro per il 2024, 3,050 milioni nel 2025 e 50.000 euro annui nel 2026.
Sarà la Fondazione Museo della Shoah a occuparsi della gestione del Museo, di concerto con il ministero della Cultura che si occuperà di vigilare sul progetto e le attività messe in campo.
La Fondazione, dopo anni di attese e annunci caduti nel vuoto, di cui il primo risalente al 2005 con l’allora Sindaco Walter Veltroni, ha annunciato che “apprende con piacere l’approvazione del disegno di legge per l’istituzione nella Capitale del Museo della Shoah di Roma. Il via libera definitivo ed unanime è arrivato stamani dall’Aula della Camera dei Deputati con 283 voti a favore e nessun contrario”. La stessa Fondazione esprime “profonda gratitudine alle istituzioni tutte e in particolare al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, per avere avanzato una proposta di così alto valore e per l’impegno profuso per il futuro Memoriale della Shoah di Roma”.
“L’approvazione unanime del disegno di legge sul Museo della Shoah rappresenta un momento cruciale e incoraggia la Fondazione Museo della Shoah a continuare con ancora più energie nel perseguimento dei propri obiettivi, a difesa della memoria e della formazione – dichiara il presidente Mario Venezia – potersi avvalere di spazi più ampi per le attività e gli eventi significa rispondere in modo più consono alle esigenze, che rileviamo e monitoriamo costantemente, di un pubblico sempre più vario e numeroso.