Una giornata di ordinaria follia presso il Policlinico Umberto I di Roma, presso il reparto maxillo-facciale. Un giovane Ghanese, non si sa esattamente per quale motivo, ha preteso nella giornata di ieri di essere operato. Non ha voluto sentire ragioni, ha raggiunto il piano sede del reparto, si è sistemato su un lettino e non ha voluto andarsene. A suo dire, fino a quando non lo avrebbero operato. I carabinieri, una volta giunti sul posto al fine di calmarlo e capire la situazione, sono stati aggrediti; uno dei militari ha riportato lesioni al braccio.
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“Questa è la mia stanza e adesso mi operate”
Sicuramente teneva molto alla sua salute. Così, intorno alle 21.30 della mattinata di ieri, un 21enne del Ghana in Italia senza fissa dimora, per almeno un’ora si è piantato su un lettino presso il reparto succitato. “Questa è la mia stanza. Voglio che mi operiate e non me ne vado finché non lo farete“, così si è rivolto a medici e infermieri esterrefatti. Dopodiché è stato invitato a recarsi presso il Pronto Soccorso, dove i medici di turno gli hanno riferito che non era necessario alcun intervento. Al che, il ghanese, ha pensato di reiterare la sua condotta, e così è tornato presso la stanza al terzo piano del Policlinico.
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I carabinieri intervengono, ma sono stati aggrediti
È a quel punto che il personale dell’ospedale ha chiesto aiuto alle forze dell’ordine. Quando però i militari sono giunti sul posto per identificarlo e comprendere cosa stesse accadendo, il ragazzo ha opposto resistenza con strattoni e spinte. Ciò ha procurato a uno degli agenti delle lesioni al braccio. Arrestato, dagli accertamenti è emerso peraltro che il 21enne tre mesi fa è stato già operato presso il reparto maxillo-facciale. Ora è in stato di libertà, ma a gennaio dovrà difendersi dalle accuse di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate e interruzione di pubblico servizio.