I residenti dell’Esquilino diffidano il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, per l’emergenza sicurezza nel Rione.
E’ guerra aperta tra i residenti dell’Esquilino e il Sindaco di Roma, l’onorevole Roberto Gualtieri. In queste ore dall’avvocatessa Carmen Trimarchi, che assiste i residenti di questo storico Rione capitolino, è stata effettuata una diffida verso il Primo Cittadino della Città Eterna. Inoltre, con un minuzioso documento che fa da cronostoria ai gravi fatti di cronaca avvenuti in questo quartiere romano, la legale espone a quali episodi ogni giorni i cittadini della zona vanno incontro.
Residenti dell’Esquilino diffidano il Sindaco di Roma
Il patto di Sicurezza per la Sicurezza Urbana di Roma, almeno per l’Esquilino, sembra non essersi mai palesato. Nonostante il documento sia stato siglato nel lontano aprile del 2019, nell’area della Stazione Termini continuano a ogni ora fenomeni legati alla criminalità organizzata. Furti nei negozi, borseggi, spaccio di droga, risse, accoltellamenti, prostituzione. Sono solo alcuni dei tanti episodi che i residenti devono sorbire, in una situazione ormai diventata invivibile, nonostante parliamo di un’area cittadina interna al Centro Storico di Roma.
Le speranze infrante all’Esquilino
Prima dell’avvento della pandemia, i residenti credevano in un progetto per la completa riqualificazione di questo quartiere. Si era preso l’impegno l’ex governatore del Lazio, Nicola Zingaretti. Si parlava di un Rione dove si sarebbe garantito la salvaguardia dei residenti, la tranquillità e soprattutto il riposo notturno. Tutto grazie all’innesto di aree culturali nella zona, in spazi dove si parlava di legalità e soprattutto s’interveniva celermente sulla prevenzione alla criminalità. Nel 2024 di quelle promesse, però, rimangono solo parole.
Le richieste dei residenti dell’Esquilino
Sull’Esquilino serve un lavoro capillare, coi residenti oggi spaventati dalla forza crescente della criminalità organizzata locale (perlopiù etnica). Tra le richieste prioritarie, ancora una volta spunta il desiderio di una maggiore presenza delle Forze dell’Ordine e della Polizia Locale nella zona, con gli agenti che dovrebbero perlustrare abitualmente soprattutto le aree problematiche del Rione Esquilino.
Una presenza delle Forze dell’Ordine che non si può limitare solo al perimetro della Stazione Termini e le attività dello scalo ferroviario, poiché oggi gli interventi sono necessari soprattutto con il calar della sera. Dalle 18 i negozi sono in balia dei malintenzionati, che come nei film utopici assaltano le casse contanti o le vetrine per fare ghiotte razzie. Servono quindi agenti che perlustrano il Rione nella notte, in un’azione mirata per togliere la strada alla criminalità, allo spaccio e soprattutto i ladri.
Tra le soluzioni proposte dal quartiere, e ormai sollecitate da anni, c’è quella legata alla rimozione degli accampamenti abusivi nella zona dell’Esquilino. Rifugi per clochard che ormai da tempo invadono aree come i porticati della Stazione Termini, piazza dei Cinquecento, via Giovanni Giolitti, il sottopasso con via Marsala e via del Pretoriano. Aree dove, oltre al disagio sociale, vede gli elementi sopravvivere con l’illegalità profusa, le regolazioni di conti tra minoranze etniche e lo spaccio di droga.