Getta acqua sul fuoco delle polemiche il Presidente della Commissione VIII Agricoltura e Ambiente Valerio Novelli a poche ore dalla conclusione della riunione svoltasi oggi in Regione. L’ordine del giorno della Commissione Congiunta Sanità Agricoltura e Ambiente recitava “Problematiche riguardanti il fenomeno della peste suina africana”.
Un confronto “a porte chiuse”, è stato definito da alcune associazioni animaliste l’incontro di questo pomeriggio che ha visto la partecipazione degli Enti del settore (CREA, Istituto Zooprofilattico e le associazioni del comparto) oltre alla Direzione Agricoltura e Ambiente della Regione Lazio.
“Ci hanno zittiti”
“Earth ha ricevuto un invito dal Consiglio regionale ma ad una condizione: che, trattandosi di una riunione tecnica, non avrei potuto intervenire – dichiara sdegnata la Presidente Nazionale, dott.ssa Valentina Coppola – Sono stata zittita, insomma! Ignorare le associazioni è un modo di procedere scorretto e anticostituzionale. Noi abbiamo esperti e tecnici faunistici, non siamo poveri esaltati che vanno in giro accarezzando i cinghiali”.
Dello stesso parere Ivan Mazzone, Presidente di Attivisti Gruppo Randagio: “Anche stavolta ci hanno tenuto fuori. Vogliono la guerra? E guerra sia!”, esplode.
“Serve un piano di sterilizzazione”
“Chiediamo da tempo a gran voce – continua Mazzone – che si avvii quanto prima un tavolo tecnico con tutte le associazioni animaliste e che venga preso in considerazione, come nella regione Piemonte, il piano della sterilizzazione GONACON, progetto che abbiamo già da tempo depositato presso gli uffici competenti”.
Ma soprattutto quello che chiedono gli attivisti è una maggiore trasparenza e legalità nelle procedure. E che vengano altresì resi pubblici i verbali delle sedute. “Il divieto di caccia nella zona rossa – sottolinea Mazzone – dovrebbe essere applicato come previsto dalle linee guida dell’Ispra”.
La replica di Novelli
“Non facciamo altro che seguire i regolamenti europei – si giustifica Valerio Novelli – che in situazioni di emergenza sanitaria come quella che stiamo vivendo rappresentano l’unica soluzione”. Il dott. Novelli assicura che nella prossima riunione saranno convocati anche i rappresentanti delle principali associazioni animaliste. E nel frattempo promette congrui indennizzi agli allevatori e ai coltivatori danneggiati dalla PSA.
Intanto il piano di abbattimenti – per i suidi malati come per quelli sani – non si ferma. E saranno proprio le aree verdi naturali il primo obiettivo delle prossime ordinanze prefettizie. Insugherata, Parco di Veio, Marcigliana. Ma anche in zona Aurelia, Castel di Guido e zone limitrofe.
Rosanna Sabella