Sono bastati pochi secondi e la situazione è degenerata, gravemente. Tutto è iniziato con qualche spintarella e qualche insulto. Poi le voci si sono fatte sempre più forti, i modi sempre più violenti e l’ira ha preso il sopravvento. Uno dei ragazzi, all’improvviso, ha tirato fuori dalla tasca dei pantaloni un coltello. Senza pensarci due volte, ha iniziato a colpire all’avambraccio sinistro e al fianco destro il suo ‘rivale’. La scena, già drammatica, lo diventa ancora di più sapendo che le persone coinvolte sono dei ragazzi, anzi ragazzini, di 16 anni. E che l’aggressore, 2006, sarebbe anche il capo di una banda di malviventi.
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La rissa tra le due bande
Era la notte tra Venerdì e Sabato quando a largo Corrado Ricci, a pochi metri dal Colosseo, i due hanno iniziato a litigare. Erano circa le tre del mattino e un gruppo di ragazzi, con a capo l’aggressore, aveva fissato un incontro con un altro gruppo straniero. Una scena che potrebbe quasi definirsi come ‘una sfida tra bande’.
I due gruppi hanno iniziato a discutere dopo poco. Nonostante il gruppo statunitense non parlasse benissimo l’italiano, le due bande si sono capite con una comunicazione che, purtroppo, va oltre tutti i limiti: la violenza.
I particolari dell’aggressione
Il ragazzo italiano di sedici anni appena, residente in una casa famiglia di Tortoreto, in provincia di Teramo, si è ‘trasferito’ a Roma senza in realtà avere una dimora fissa. In questo contesto ha messo su una banda con altri ragazzi. I classici gruppi “da evitare” che vanno in giro armati di taglierini e coltelli.
Tuttavia, il sedicenne ha tirato fuori il coltello e ha colpito, violentemente, il ragazzo statunitense, del 2002. Nel panico, il ragazzo per un primo momento non capisce di essere stato colpito. Fortunatamente le ferite non sono gravi. Non hanno toccato quindi gli organi vitali. La vittima è stata trasferita al pronto soccorso dell’ospedale Santo Spirito.
Le indagini
Sul posto sono arrivati i Carabinieri della compagnia Piazza Venezia. Sono riusciti a bloccare alcuni ragazzi, tra cui il ferito, ma gli altri si sono dati alla fuga. Gli altri militari quindi hanno iniziato a cercare l’aggressore. Per un breve periodo di tempo è riuscito a scappare dagli agenti ma, intorno all’alba, è stato fermato e bloccato. All’inizio ha cercato di negare tutto dicendo che non ne sapeva niente. Non sapeva però che i militari erano a conoscenza di tutto grazie alle immagini di videosorveglianza.
Le gravi condizioni della casa famiglia
Il minorenne è stato quindi denunciato per “lesioni personali”. Sono stati cercati poi anche i responsabili della casa famiglia dalla quale il ragazzino è riuscito a fuggire. Una situazione non semplice anche perché, come dichiara Il Messaggero, dallo stesso istituto, qualche mese fa sono scappati due ragazzini, sempre minorenni, che hanno sequestrato un coetaneo a Casal Monastero costringendo lui e la madre ad avere rapporti sessuali.