Per alcuni sono le conseguenze del nuovo piano per i bus turistici in vigore a Roma dal 1 gennaio 2019. Il pacchetto di provvedimenti introdotti dal Sindaco Virginia Raggi, che aveva causato le ire della categoria, prevede, tra gli altri, il divieto di ingresso in centro dei bus turistici. Così, se da un lato, le vie sono più sgombre dai pullman dall’altro, inevitabilmente, l’utenza si riversa sui mezzi pubblici.
E questo andrebbe pure bene in una città «normale». Ma a Roma il trasporto pubblico, tra mezzi disastrati, corse spesso ridotte, non è certo dei più efficienti. Questa foto del giorno del resto lo dimostra: decine di turisti in coda alla fermata del bus con inevitabili disagi anche per i cittadini.
Il nuovo piano per i bus turistici a Roma
Diversi i provvedimenti in vigore ormai da circa due mesi a Roma. Proteste di settore (bus turistici ma non solo) sono andate avanti per mesi a fine 2018 per contestare quanto deciso dalla giunta capitolina. Queste, ad ogni modo, le principali novità. Le ZTL BUS a traffico limitato diventano tre: ZTL BUS A – tutti i giorni (festivi inclusi) 24 ore su 24; ZTL BUS B – tutti i giorni (festivi inclusi), dalle 5 alle 24; ZTL bus C – tutti i giorni (festivi inclusi) 24 ore su 24. Il Centro di Roma, delimitato dalla ZTL BUS C, è interdetto ai pullman turistici, tranne casi di specifiche deroghe, in cui viene rilasciata la cosiddetta autorizzazione C. Aumentano le aree di sosta disponibili che circondano la ZTL BUS C.
Viene riorganizzata la sosta nell’area del Colosseo, riducendo inquinamento e rumore nei quartieri limitrofi, e viene esteso a tutti i giorni della settimana il numero contingentato per le aree di Colosseo e Vaticano. Non sono più disponibili abbonamenti per gli operatori turistici, ma si possono acquistare – solo online – carnet di ingressi da diversi tagli. Gli abbonamenti vengono rilasciati solo per i permessi Gran Turismo.