Le tombe a terra ricoperte da erbacce ed arbusti, le lapidi invase dalla folta vegetazione che si è sviluppata in seguito alla mancata manutenzione. È il degrado che si registra presso Prima Porta, Cimitero Flaminio. Una situazione denunciata da molti romani e qualificata come “vergognosa“, soprattutto da parte di chi si reca regolarmente a visitare i propri defunti.
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“Un cimitero vergognoso”
Così i cittadini sentiti da Il Messaggero, che si recano abitualmente presso il camposanto. “Manca meno di un mese al 2 novembre e un cimitero così non è dignitoso che si presenti alle migliaia di romani che verranno a visitare i propri defunti. L’attenzione per la pulizia dovrebbe essere tutto l’anno, ma ormai neanche a ridosso di una ricorrenza così importanza non c’è, dove è il rispetto per i nostri defunti, oggi riusciamo appena a leggere i loro nomi“. Ciò nonostante le centinaia di segnalazioni dei romani, compresi i cittadini di fede islamica. Infatti pare che il settore islamico del cimitero versi nello stato di abbandono più grave, con i rovi a coprire totalmente le tombe e le lapidi. Inoltre è stata più volte segnalata anche la mancanza di acqua. Dal canto suo Ama aveva risposto in prima battuta asserendo che: “Come previsto da programmazione stagionale l’azienda aveva già intensificato da alcuni giorni le attività di sfalcio e cura del verde“.
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Ama sta mentendo?
Già, peccato che dalle immagini del periodo estivo, da luglio a settembre, raccolte presso il cimitero, hanno accertato che gli interventi non siano stati espletati. Nella stessa nota la municipalizzata si era difesa sostenendo che il terreno su cui sorge il Cimitero Flaminio misura oltre 140 ettari. In una seconda replica di qualche giorno fa Ama ha risposto ad una ulteriore segnalazione di un cittadino con le stesse parole succitate. Ma anche in questo caso sono insorti i cittadini sbugiardando l’azienda.