Roma. I parchi sono belli proprio perché liberamente fruibili da chiunque. Patrimonio pubblico della Capitale sono aree verdi di relax e svago, da passare in compagnia, con il proprio animale domestico o anche da soli, leggendo un buon libro.
Tutto meraviglioso, certo, ma che succede quando smettono di essere ”accessibili” soprattutto dai più fragili che non possono beneficiare di questo bene pubblico? Certamente una sciagura per cui le istituzioni devono trovare una soluzione.
Il parco di Portonaccio e le barriere permanenti
Questo, infatti, è quello che è successo nella zona di Portonaccio, precisamente al Parco Galla Placidia-Ottoboni. Qui, coloro che hanno problemi di deambulazione, o sono costretti sulla sedia a rotelle, non hanno vita facile. Infatti, come molti cittadini hanno notato e più volte segnalato, i fruitori del parco che si recano in sedia a rotelle passando per l’accesso di Largo San Giuseppe Artigiano si vedono l’accesso negato, dal momento che sul posto sono presenti delle barriere permanente che ostruiscono loro la via.
Disagi e accesso negato a chi è costretto su sedia a rotelle
Come si evince nella foto, i tre ”cavalletti” tipici, dal colore bianco e rosso, di quelli che di solito si impiegano per impedire il passaggio dei veicoli motorizzati a due ruote, in realtà, risultano di profondo intralcio per molti cittadini che si vedono costretti a dover raggiungere il parco con la sedia a rotelle.
In data odierna, il consigliere Fabrizio Montanini, dell’opposizione, ha protocollato una nota per chiedere l’abbattimento, vedremo come andrà a finire nei prossimi giorni.