Roma. Affitto non pagato da oltre 3 anni, utenze comprese, che si sono accumulate tanto da sfiorare i 2.000 euro. Dal mese di ottobre scorso, poi, ha sulla spalle una sentenza di sfratto. La sua risposta? Lascia quell’appartamento al fratello che, come lui, è moroso, e ci va a vivere con la moglie, i loro figli, un cane e anche un gatto, per non farsi mancare proprio nulla. I proprietari di casa sono disperati, e per questo chiedono giustizia a gran voce. Nonostante l’ufficializzazione dello sfratto, però, in sette mesi non sono riusciti ad ottenere nemmeno il primo accesso dell’Ufficiale giudiziario.
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Inquilino moroso da tre anni: poi cede l’immobile al fratello
Una dinamica, certo non unica in Italia, ma che questa volta accade ad Axa, un quartiere che si trova tra l’Eur e il mare. La proprietaria, insieme al marito, in data 12 gennaio 2020, avevano concesso in affitto l’appartamento di 48 metri quadrati a un soggetto single. Dopo i primi mesi di canone, però, l’inquilino moroso inizia ad infischiarsene della rata, e a partire dal 18 dicembre del 2021, addirittura, risulta completamente irreperibile. Nessuna risposta al cellulare, nessuna raccomandata ritirata, nessuna traccia della sua presenza. E, come se non bastasse, il soggetto abbandona anche l’appartamento senza consegnare le chiavi. Anzi, le chiavi le dà a suo fratello e alla moglie, con i figli e gli animali domestici, a partire da agosto 2022. Ovviamente, tanta ‘gente’ all’interno di uno spazio davvero striminzito, in condizioni a dir poco di degrado.
La denuncia alla trasmissione di Mario Giordano
Il mese prima, luglio 2022, il legale dei proprietari va avanti con la causa di sfratto. Questa diventa esecutiva qualche tempo dopo, nel novembre dello stesso anno, con tanto di autorizzazione da parte del giudice, con pignoramento dei beni. Com’era ovvio, però, l’inquilino risulta nullatenente. E poi, l’ennesima beffa: il legale della famiglia proprietaria non è riuscito a ottenere neanche il primo accesso per lo sfratto, nonostante tutte le autorizzazioni possibili e immaginabili. Così, rimane solo l’appello ai giornali e ai media: la proprietaria si appella alla trasmissione di Mario Giordano che va in onda su Rete4 “Fuori dal coro”, dichiarando: “Non riusciamo ad avere mai una data certa per l’esecuzione. E quando ci hanno dato un appuntamento il 23 marzo, tutto è saltato per un cavillo burocratico. Non riusciamo ad avere mai una data certa per l’esecuzione. E quando ci hanno dato un appuntamento il 23 marzo, tutto è saltato per un cavillo burocratico”.