Una raccolta firme per reintegrare il generale Roberto Vannaci. Dopo l’uscita del suo libro “Mondo al contrario” e la successiva polemica politica attorno allo scritto, sono nati numerosi comitati di sostegno al militare. Tra gli appuntamenti pubblici per rivendicare la difesa del soldato, una raccolta firme prevista in zona Parioli per domani mattina, ovvero il 27 settembre dalle ore 10.30 alle 13.
La raccolta firme per il generale Roberto Vannacci
A scendere in campo per difendere la figura del generale, è l’ex Sindaco di Roma Gianni Alemanno. Con il suo gruppo politico, “Comitato Fermate la Guerra-Forum per Indipendenza Nazionale”, raccoglierà delle firme utili a far rivedere la decisione dell’Esercito verso Vannacci, che al momento lo ha destituito da ogni responsabilità. Una mossa che, già a distanza di 24 ore, genera numerose polemiche verso l’ex Primo Cittadino romano.
“Vannacci è un servitore della Patria”
Mentre i giornali dipingono Roberto Vannacci come un omofobo e razzista, c’è chi si sofferma sulla libertà di espressione in Italia. Per quanto il testo del Generale non sia condivisibile in tante parti, per qualcuno oggi “c’è la necessità che anche lui abbia diritto di stampa e di parola”. Una mossa che, almeno vedendo Alemanno in mezzo, incrina ulteriormente i rapporti a Destra con Giorgia Meloni, che invece persegue la linea del ministro Guido Crosetto: lo stesso che, oltre a prendere le distanze sulle dichiarazioni del militare, lo ha anche sollevato dagli incarichi all’interno dell’Esercito.
“Una raccolta firme per un valoroso servitore della Patria”
Si può pagare uno scotto professionale per le proprie idee politiche? La vicenda Vannacci ci riporta a questa dimensione, dove almeno oggi si penalizza una persona – anche professionalmente – per la propria appartenenza politica che su reali incompetenze. Se Roberto Vannacci è un caso limite nella questione, il movimento alemaniano centra un problema di questo secolo in Italia: “ancora troppe volte si paga per le proprie idee”.