Prosegue il problema dei rifiuti abbandonati a Ostia: soggetti scaricano un divano davanti ai secchioni di via Angelo Olivieri
Le cronache sui rifiuti non abbandonano il territorio di Ostia. Nella notte tra martedì e mercoledì, alcuni residenti nella zona Levante hanno immortalato degli scaricatori abusivi in azione sotto le proprie finestre. Con diverse fotografie dove vengono immortalati i potenziali “svuota cantine” abusivi, si vedono tre persone impegnate a trasportare, e poi abbandonare, i resti di un arredamento per la casa.
Svuota cantine abusivi in azione nella notte a Ostia
L’ultima vicenda legata all’abbandono dei rifiuti ingombranti avviene nella zona di Ostia Levante. Su via Angelo Olivieri, a pochi passi da piazza delle Fiamme Gialle, tre persone sono immortalate mentre trasportano e poi abbandonano i resti di un divano blu ai secchi dei rifiuti. Una scena che non è passata inosservata a un residente della zona, che ha immortalato le facce dei tre soggetti e soprattutto tutta la scena legata all’abbandono del mobile.
La situazione degli ingombranti sul territorio lidense
La vicenda legata ai rifiuti ingombranti non è nuova a Ostia. Sempre più spesso ci sono soggetti, specialmente legati all’attività abusiva per lo svuotamento dei locali, che abbandonano materiali sui cigli della strada o addirittura all’interno delle pinete lidensi. Recentemente sono avvenuti avvistamenti nella zona di via delle Baleari, coi cittadini minacciati di morte da quegli “sporcaccioni” che erano stati presi in castagna mentre scaricavano e abbandonavano rifiuti in strada. Stessa sorte tocca, ormai da anni, anche la Pineta delle Acque Rosse: soprattutto nelle ore notturne, all’interno della Riserva Naturale vengono abbandonati pezzi di mobili, arredo di vario genere ed elettrodomestici. Una situazione denunciata una moltitudine di volte al Comune di Roma Capitale, senza però mai arrivare a una risoluzione definitiva del problema. Ben lo dimostra l’operatività delle fototrappole, il più delle volte disattivate e quindi incapaci di monitorare adeguatamente i punti sensibili, per questo problema, sul Litorale Romano.