Aumento deciso, quindi, per sopperire all’ampliamento del contratto per la raccolta differenziata nelle zone ancora non coperte dal servizio. Ma l’opposizione punta il dito sulle modalità dell’ampliamento del contratto d’appalto, che non è passato attraverso la Giunta comunale né dal consiglio comunale: chi ha autorizzato questa modifica?
L’ipotesi avanzata dall’opposizione è che, dal momento la ditta richiede il pagamento del lavoro fatto ma non autorizzato formalmente, la Giunta abbia ora riconosciuto la raccolta differenziata porta a porta anche nelle zone non comprese dal contratto d’appalto a fronte di un aumento del 12% affinché la società “L’Igiene Srl” rinunci a quanto preteso per il lavoro fatto su richiesta di chi non ne aveva titolo. Per capire quanto questa procedura sia conforme la presidente della Commissione Trasparenza e Verifica degli atti amministrativi Cristina Capraro oggi richiederà copia di tutti i documenti relativi alla gara di appalto, per poi convocare una riunione della Commissione stessa per discutere della situazione. La domanda che l’opposizione si fa è: perché non è stato introdotto questo argomento durante il consiglio comunale, visto che da lì a poche ore ci sarebbe stato un aumento che avrebbe coinvolto l’intera cittadinanza? Eppure, almeno i consiglieri che hanno sponsorizzato i vari assessori erano sicuramente informati di quanto stava per accadere…
Luigi Centore