Su proposta dell’assessore regionale alla Mobilità, ai Trasporti, alla Tutela del Territorio, al Ciclo dei Rifiuti, al Demanio e al Patrimonio, Fabrizio Ghera, la giunta regionale ha approvato nella giornata di ieri gli indirizzi per il nuovo Piano di Gestione dei Rifiuti. Ciò, a modifica della delibera regionale n. 4 del 5 agosto 2020. L’obiettivo è quello di conseguire l’autosufficienza dei territori attraverso una gestione integrata, prevedendo nuovi indirizzi specifici. Dalla prevenzione alla produzione, passando per la riduzione degli scarti fino alla dotazione di impianti con elevati standard tecnologici in grado di garantire la neutralità climatica.
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Un ciclo dei rifiuti virtuoso
“Si tratta di un piano che va nella direzione di un ciclo dei rifiuti virtuoso secondo i nuovi principi dell’economia circolare. La Regione Lazio sta portando avanti una analisi attenta dei flussi per definire il reale fabbisogno impiantistico, scongiurando il ricorso alle discariche e limitando l’esportazione di rifiuti. Il nostro obiettivo è quello di chiudere il ciclo, evitando di attuare interventi isolati per tamponare le emergenze, create tra l’altro, da una mancata visione strategica negli ultimi dieci anni della precedente amministrazione”, ha spiegato l’assessore Fabrizio Ghera. Alcuni degli indirizzi determinati in sede di revisione del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti sono, ad esempio, la definizione delle strategie in ordine all’economia circolare. O la definizione di un’unica tariffa per il conferimento finale del rifiuto urbano residuo sul territorio. Ancora, l’aumento della quantità e della qualità della raccolta differenziata e la dotazione di impianti di ultima generazione. Privilegiare la gestione pubblica degli impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti nel quadro della strategia tendente ‘verso rifiuti zero’ per l’attuazione di un ciclo virtuoso secondo i principi dell’economia circolare. Incentivare la realizzazione di impianti di compostaggio anche attraverso la semplificazione delle procedure autorizzative e introdurre incentivi economici per la realizzazione di impianti di compostaggio domestico. Infine, elaborare, con il supporto di Arpa e delle province, una pianificazione sistematica dei controlli ambientali sugli impianti di gestione dei rifiuti, in modo da garantire lo sviluppo di un’economia virtuosa.
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