I cittadini ostiensi possono finalmente accedere a uno spazio per anni conteso dalla criminalità organizzata e ora, finalmente, tornato agibile nel segno della legalità. Il 27 giugno è stata infatti riacquisita la “Palestra della Legalità Talento&Tenacia” di Ostia come patrimonio del Comune di Roma, dopo quattro anni di sequestro dello spazio.
L’immobile, confiscato nel 2019, è tornato ieri ufficialmente patrimonio comunale e dato in gestione all’Asp Asilo Savoia, che si occuperà di conferire alla struttura sportiva una vocazione sociale, per offrire agli abitanti di Ostia nuove opportunità di aggregazione sul litorale.
Piantedosi: “Un atto di grande valore simbolico”
Presenti ieri alla consegna in via dell’Idroscalo 103 il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, accolto dall’assessore al Patrimonio di Roma, Tobia Zevi, in rappresentanza del sindaco Roberto Gualtieri.
“Ci vuole tempo ma i temi della legalità necessitano del coinvolgimento e della sensibilità della popolazione, soprattutto quella giovanile. Ecco perché il connubio con lo sport è di particolare importanza”, ha così commentato la consegna dell’immobile il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, definendo l’accaduto un “atto simbolico”. “Portare lo sport in contesti dove si ha bisogno dei valori dello sport, in cui i giovani hanno bisogno di riferimenti, vuol dire che è anche un atto caratterizzato da concretezza. È un atto di grande valore simbolico”, ha proseguito Piantedosi, “che rappresenta anche quelle che sono le sinergie che vengono svolte a livello istituzionale per recuperare la destinazione importante di questi beni che vengono sottratti alla criminalità organizzata, con l’impegno dell’Agenzia, del ministro Abodi, e del comune di Roma”.
Più servizi per la comunità di Ostia
La “Palestra della Legalità Talento&Tenacia” rappresenta oggi un punto di riferimento per Ostia, perché con le sue attività sportive e sociali coinvolge oggi quasi 1.200 cittadini, di cui il 25%, in maggioranza minori e donne, a titolo gratuito.
“Un passaggio importante che consentirà a questo luogo, diventato negli anni un vero punto di riferimento per questo territorio, di crescere, ampliarsi e diventare ancora più bella, funzionale e accogliente” ha commentato il sindaco di Roma, Roberto Gualteri, su Facebook.
“Con l’assegnazione a Roma Capitale infatti, – aggiunge Gualtieri – la Palestra non solo potrà proseguire le sue attività sportive e sociali, che già oggi coinvolgono quasi 1.200 cittadini, di cui il 25% (in maggioranza minori e donne) a titolo gratuito, ma avrà anche la possibilità di accedere a nuove risorse con le quali si potrà migliorare ulteriormente l’immobile e ampliare i suoi servizi a favore della comunità. Una bella vittoria dello Stato sul crimine e il malaffare di cui essere davvero orgogliosi”.
Comune e Regione insieme per la confisca di altri 37 immobili sottratti alle mafie
Il contrasto alla criminalità organizzata non si ferma a Ostia però, così da Regione e Comune arriva l’impegno a proseguire con l’acquisizione di altri beni confiscati alle mafie laziali.
“La riconsegna della palestra della legalità di Ostia alla cittadinanza è un segnale di speranza nella lotta alla criminalità organizzata”, ha dichiarato Luisa Regimenti, assessore al Personale, alla Sicurezza urbana, alla Polizia locale e agli Enti locali della Regione Lazio. “La Regione punta molto sulla riconversione degli immobili sottratti alle mafie. La trasformazione dei beni appartenenti alla criminalità organizzata, in attività con finalità sociali o di pubblico interesse, ristabilisce un clima di fiducia nelle istituzioni, ha un valore simbolico e segna l’arretramento dei clan e l’avanzare dello Stato. La palestra di Ostia può essere il primo avamposto di una nuova stagione di legalità sul litorale romano”, conclude Regimenti.
“Nei prossimi giorni ci sarà un’altra conferenza dei servizi, dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione dei beni sequestrati e confiscati alle mafie (Anbsc)”, ha così commentato l’assessore Zevi, “Roma Capitale concorrerà ad avere 37 beni confiscati nel suo territorio. La sfida è quella di usarli bene”.