Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa diffuso dalla RSU del Comune di Pomezia, che lamenta mancati accordi sindacali e nel contempo sospetta presunte “agevolazioni”, minacciando uno sciopero.
“Il Sindaco di Pomezia Fabio Fucci ha dichiarato alla stampa di aver proceduto al recupero delle somme indebitamente percepite dai dirigenti del Comune di Pomezia negli anni dal 2007 al 2012, a seguito dei rilievi scritti dagli Ispettori del Ministero dell’Economia e delle Finanza nel marzo 2013.
Premesso che la R.S.U. è stata sempre in prima linea nel denunciare illegittimità nella gestione dell’Ente, anche con segnalazioni agli Organi competenti, ma sempre con lo spirito di difesa dei lavoratori onesti e della legalità, occorre dire che le cose sono più complesse di quanto rappresentato dal Sindaco: infatti ad essere oggetto delle richieste di restituzione di somme non sono solo i dirigenti ma anche semplici dipendenti, quali gli addetti allo staff del sindaco (E. De Fusco), alcuni partecipanti ad un tirocinio formativo (che in realtà lavoravano come normali dipendenti e con lo stesso orario) ed altri casi su cui probabilmente usciranno altri atti del Comune nei prossimi giorni. Alcuni sono dipendenti che hanno svolto il ruolo di dirigente in vacanza del posto dirigenziale, per un periodo limitato, su incarico diretto del Sindaco.
Tutti gli atti, inclusi quelli relativi ai dirigenti che sono la parte economicamente più corposa, sono rivolti SOLO a chi ha percepito il denaro (chi ha lavorato), e NON a chi ha firmato gli atti che concedevano il denaro (i firmatari di Decreti del sindaco, Delibere di Giunta e Determinazioni Dirigenziali).
Perché si emanano tali atti solo oggi e non nel 2013?
Forse perché gli illeciti commessi nel 2007 stanno andando in prescrizione? Chi si sta tutelando?
E allora perché interrompere la prescrizione solo verso coloro che hanno percepito il denaro e non verso coloro che hanno provocato lo spreco (amministratori e dirigenti che hanno firmato gli atti illegittimi)?
Con il risultato che i destinatari degli atti di oggi dovranno sobbarcarsi le spese legali per dimostrare che hanno svolto il lavoro richiesto (e quindi giustamente retribuito) e non solo responsabili dell’incarico mal conferito, mentre i veri responsabili dormiranno sonni tranquilli grazie alla imminente prescrizione e alle dimenticanze dell’attuale Amministrazione comunale, la quale così facendo aggiungerà altre spese legali agli oltre 2 milioni di euro già spesi in un solo anno.
La recente sentenza della Corte dei Conti in merito agli incarichi illegittimamente conferiti al Nucleo di Valutazione dei dirigenti, che ha attribuito il danno erariale a chi aveva conferito gli incarichi (il precedente Sindaco) e non a chi li aveva svolti, non ha fornito un valido esempio?
Perché nel 2013 non fu pubblicato il testo dell’ispezione e inviati gli atti dovuti alla Corte dei Conti?
Perché si è atteso fino al 2015 per rispondere alle richieste degli Ispettori?
Perché si attende fino al 2016 per fare qualcosa per il recupero del denaro speso?
Perché il Sindaco non da’ seguito ad un accordo sottoscritto con la RSU e le Organizzazioni Sindacali Territoriali il 08/06/2016 che, in attuazione di una legge del 2014 (D.L. n. 16/2014), prevedeva di avviare entro il 31 luglio 2016 i cosiddetti “Programmi di razionalizzazione della spesa” (meglio noti come “Spending Review”), con i quali il Comune può risparmiare ingenti risorse?
Perché tali Piani non sono stati avviati già dal 2013, come sollecitato più volte dalle parti sindacali, essendo già previsti da una legge del 2011 (D.L. 98/2011)?
Perché non si attua la parte dello stesso accordo che prevedeva il pagamento degli arretrati del 2015 ai dipendenti ma si preferisce “fare cassa” sui dipendenti che lavorano?
Che fine ha fatto la “nuova stagione delle relazioni sindacali” da tutti auspicata a quel tavolo?
Si torna all’antico come per le Posizioni Organizzative, per cui si spenderanno 150.000 euro a favore di soli 12 dipendenti e non si sono voluti ascoltare i suggerimenti dei sindacati, adottando un regolamento e un bando contrari al Contratto Nazionale di lavoro e alle direttive ARAN?
Abbiamo chiesto al Sindaco il rispetto degli accordi presi, se non ci sarà risposta positiva indiremo uno sciopero e attueremo tutte le azioni necessarie per difendere i dipendenti”.