Niente patteggiamento, ma rito ordinario per Daniel Domnar, il 21enne rumeno che la sera del 26 dicembre 2013 provocò l’incidente che costò la vita alla piccola Stella Manzi, di appena 8 anni. Quella sera il giovane era alla guida di un’auto rubata, senza patente e sotto effetto di alcool e droga. Lo scontro avvenne sulla Nettunense, all’altezza di Aprilia: la Ka condotta da Domnar si schiantò contro una Fiat Panda, dove viaggiava Stella insieme alla madre Giannina, alla sorellina di 4 anni e a due cugini di 20 anni. Immediata ma inutile la corsa all’Ospedale Bambin Gesù di Roma: il decesso il giorno dopo, a causa della gravità delle ferite riportate dalla bimba. La vicenda della piccola Stella Manzi sconvolse l’opinione pubblica. L’arresto di Daniel Domnar, accusato di omicidio colposo, venne eseguito dalla Polizia Stradale al termine di alcuni accertamenti e dopo un accorato appello lanciato dal padre della piccola nel giorno dei suoi funerali. Dopo sette mesi di carcere, al 21enne vennero però concessi i domiciliari presso un’abitazione di Desio. Ma oggi, nell’udienza davanti al Tribunale di Latina, il Giudice Matilde Campoli ha respinto la richiesta di patteggiamento presentata dal difensore dell’imputato, confermando la custodia cautelare in carcere e rinviando il processo al rito ordinario per la molteplicità di aggravanti: guida senza patente e alterazione psico-fisica, velocità folle. Da quell’impatto fatale, oltre il doloroso decesso, gravi lesioni sono derivate agli altri occupanti dell’autovettura su cui viaggiava la bambina. La mamma della piccola Stella ha manifestato la sua soddisfazione per la decisione del magistrato.
Marina Cozzo