Sono in balia del degrado le residenze universitarie di Roma. La denuncia degli studenti: “Siamo invasi da blatte e perdite d’acqua”.
Residenze universitarie da incubo a Roma. La situazione attorno allo stato degli studentati nel Lazio è stata sollevata dalle liste studentesche, che almeno nella Capitale vedono dei luoghi in profondo stato di degrado. Le segnalazioni, esposte da diversi rappresentanti degli studenti, hanno mostrato come queste aree oggi vivano in balia della presenza delle blatte altri gravi problemi di natura strutturale.
Le residenze universitarie da incubo a Roma
La segnalazione dei rappresentanti studenteschi, molti legati all’area politica del Centrosinistra, è stata recapitata alla Disco Lazio, ovvero l’organo di gestione per il diritto allo studio nella Regione. Secondo gli eletti nelle singole università laziali, il problema sarebbe proprio legato alla mancanza di cura e intervento da parte dell’Ente regionale. A impressionare sono soprattutto due studentati romani: quello di Valle Aurelia e quello presente a Valco San Paolo, quest’ultimo inaugurato nel 2021.
I problemi delle residenze universitarie a Roma
A seguito di numerose segnalazioni degli studenti, come spiega RaiNews, i rappresentanti studenteschi hanno dovuto immortalare lo stato di questi due studentati romani: questi spazi sono da mesi in balia delle blatte, infiltrazioni d’acqua e problemi strutturali, che di fatto rendono questi spazi in uno stato pietoso.
La residenza di Valle Aurelia è quella ridotta nelle peggiori condizioni. Qui gli studenti continuano a segnalare, ormai giornalmente, la presenza di blatte nelle singole camere e nei luoghi comuni. Come se non bastassero gli insetti, la struttura vedrebbe numerose infiltrazioni d’acqua e altri gravi problemi strutturali: si parla di cavi elettrici scoperti, pareti piene di muffa, finestre che non si aprono o chiudono.
A Valco San Paolo, invece, la residenza vedrebbe un problema di spazi: troppo piccoli per l’alto numero di persone all’interno. Oggi nella struttura c’è solamente una cucina disponibile, che viene messa a disposizione per 50 studenti. Inoltre, attualmente molte stanze non sono state assegnate, in una situazione che non è stata chiarita dalla Regione Lazio.