Scattarono subito le attività investigative e, dopo circa 48 ore, i militari dell’Arma localizzarono l’autoarticolato con tutta la refurtiva e le armi utilizzate in un’area di servizio del Raccordo Anulare di Roma. Gli arrestati in flagranza erano Vincenzo Esposito, di 57 anni, Francesco Paiusti, 63 anni; Antonio Scurti, 37 anni, Aldo Pezzella, 32 anni, e Angelo Viscovo, 32 anni, tutti campani. Ma all’appello mancava ancora il conducente del T.I.R carico di refurtiva, che era riuscito ad allontanarsi e a fuggire a bordo dell’autocarro. Dopo circa un anno di indagini, condotte attraverso l’analisi di vari filmati acquisiti dai Carabinieri e attraverso lo studio accurato dei tabulati telefonici degli indagati, gli investigatori dell’Arma hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico di Domenico Scudieri, 36 enne originario di Napoli, ritenuto il conducente del TIR. Il GIP del Tribunale di Velletri, ritenute valide le prove acquisite, ha quindi emesso un’Ordinanza di custodia cautelare in carcere per i reati di “Rapina, sequestro di persona e porto abusivo di armi” a carico dell’uomo. Scuderi, nelle ultime ore, è stato localizzato nell’hinterland napoletano ed arrestato dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Pomezia, che lo hanno successivamente associato presso il carcere di Napoli Poggioreale, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
RAPINA ALLA KYNDES, PRESO L’AUTISTA DEL TIR
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