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Ragazzi under 19 viaggiano gratis, mezzi pubblici ‘free’ per gli studenti romani: ecco come

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Una nuova iniziativa del Comune di Roma, che per quest’estate farà viaggiare i ragazzi adolescenti gratis sui mezzi pubblici capitolini. L’idea, che vorrebbe invogliare i giovani a viaggiare e soprattutto conoscere la propria città, varrà per tutti gli studenti under 19 residenti nel nostro territorio romano. Questo un piano già ampiamente applaudito dai tanti giovani della Capitale.

I ragazzi under 19 viaggiano gratis sui mezzi pubblici di Roma

Secondo le stime redatte dal Campidoglio, vero papà di questa iniziativa, gli studenti coinvolti saranno almeno 400 mila su tutto il territorio capitolino. Per chi vorrà viaggiare gratis sui mezzi pubblici, infatti, ogni ragazzo sarà chiamato ad acquistare la tessera Metrobus – di un costo dai 30 ai 50 euro – per poi poter spostarsi liberamente con Metro, autobus o tram nel territorio capitolino.

L’idea della Giunta Gualtieri per i giovani romani

La proposta è arrivata dalla maggioranza di Centrosinistra in Campidoglio, che dopo il passaggio in Consiglio Comunale ha deciso d’inserirla nella manovra di assestamento per il “Bilancio di previsione finanziaria” legato al biennio 2023-25. Una somma, per intenderci, che varrà per la Capitale una cifra orientativa vicino agli 800 milioni di euro, come peraltro approvato dallo stesso Consiglio nell’Aula Giulio Cesare. 

Autobus ATAC nel Centro di Roma

Il Comune guarda ancora al mondo dei ragazzi

Il Comune di Roma Capitale punta a far diventare operativa l’iniziativa da settembre 2023, anche se gli step attorno alla proposta potrebbero allungare i tempi. Il sindaco Gualtieri, almeno dal canto suo, vorrebbe avere i mezzi gratis proprio in vista dell’inizio delle scuole, con tanti ragazzi che spesso sono costretti ad andare a studiare lontano da casa e addirittura in un diverso municipio da quello di appartenenza. Una vera corsa contro il tempo, considerato come servirà il parere degli Uffici tecnici comunali e poi, successivamente, tale documento dovrà essere tradotto in provvedimento. Una condizione che, probabilmente, potrebbe rivelarsi il “caso dell’Estate” all’interno del Campidoglio. 

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