RAFFINERIA DI COCAINA SCOPERTA DAI CARABINIERI: ARRESTATE 3 PERSONE
Pubblicato il
di
Una vera e propria raffineria di cocaina, un attrezzato laboratorio per la lavorazione della sostanza stupefacente: così era stato trasformato un’anonima villetta di Marina di Tor San Lorenzo da tre spacciatori. Ma il traffico che erano riusciti a creare in zona è stato bruscamente interrotto dai Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Anzio, che ieri hanno arrestato tre uomini per detenzione ai fini di spaccio. Si tratta di un 42enne di Ardea, un 52enne di origine boliviana ed un 31enne proveniente dal Venezuela. I due stranieri erano da poco arrivati in Italia. I tre sono stati trovati all’interno dell’abitazione dell’italiano mentre erano impegnati alla lavorazione della droga, oltre un chilogrammo di cocaina. Durante la perquisizione i Carabinieri hanno sequestrato anche l’attrezzatura per il filtraggio e la lavorazione della “polvere bianca” e circa 1.000 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività illecita. All’atto dell’irruzione, i tre pusher hanno tentato di disfarsi della droga approfittando della fitta vegetazione presente sul perimetro dell’abitazione, che si trova in un zona isolata rispetto al centro cittadino. Gli arrestati sono stati associati al carcere di Velletri. Si tratta del secondo laboratorio scoperto dai Carabinieri della Compagnia di Anzio dall’inizio dell’anno. Qualche mese fa, infatti, sempre nel Comune di Ardea, fu arrestato un 24enne del luogo dopo essere stato scoperto in un’abitazione con 800 grammi di cocaina, poco meno di 250 grammi di marijuana e circa 50 grammi di hashish, oltre a diverso materiale per il confezionamento dello stupefacente e una serie di attrezzature utilizzate da un lato per il filtraggio e la lavorazione della cocaina, dall’altro per concimare e far crescere la marijuana. L’ingente quantitativo rinvenuto, ma soprattutto l’attrezzatura trovata agli arrestati, fanno presupporre un importante smercio di sostanza stupefacente che al dettaglio, al termine della lavorazione, avrebbe fruttato un guadagno di decine di migliaia di euro.