Diversi striscioni che recitavano “CASA, LAVORO E DIGNITA’: PRIMA GLI ITALIANI!” e “CASA, LAVORO E DIGNITA’: RIPRENDERSI TUTTO!” sono stati esposti questa notte dai militanti di CasaPound Italia sia fuori dal residence 3C a Santa Palomba che in vari punti del territorio di Pomezia.
“Ci troviamo di fronte ad una situazione diventata ormai insostenibile: si passeggia per Santa Palomba ritrovandosi inevitabilmente in mezzo a degrado, discariche abusive, prostituzione e criminalità, in un territorio ormai lasciato in uno stato di totale abbandono – ha dichiarato Andrea Cincotta, referente di CPI su Pomezia – e con cittadini e commercianti ormai allo stremo, costretti a convivere con una situazione che ha del paradossale. Dopo lo scandalo di Roma con “Mafia Capitale” è chiaro ormai a tutti che questa politica di accoglienza non fa altro che riempire le tasche dei soliti nomi, creando invece vere e proprie guerre tra poveri all’ interno dei quartieri dove gli Italiani si vedono sempre più abbandonati dalla politica, con alcuni costretti addirittura a vivere in auto o, qualora sia possibile, in condizioni disumane all’interno di garage adibiti ad abitazione. Tutto questo mentre all’interno del residence gli immigrati fanno rivolte per pasti che non sono di loro gradimento o perché manca il wi-fi”. “I cittadini di santa Palomba – scrivono da Casapound in una nota – sono stanchi di vedere il proprio territorio massacrato, non potendo neanchè più portare i bambini nei parchi perché qui si ritrovano sbandati che bivaccano sui giochi o dormono sulle panchine e dove hanno addirittura aperto, in uno di questi giardini, un passaggio che affaccia sui binari della stazione di Santa Palomba per accedere all’area giochi direttamente dal residence, passando sui binari invece di usare i sottopassaggi esistenti. La conseguenza di tutto questo è una totale mancanza di sicurezza per quei bambini che, quando gli viene concesso, possono giocare all’interno del parco”. “I controlli sono inesistenti – spiega Cincotta – sia da un punto di vista sanitario che di sicurezza generale, con il degrado della prostituzione in ogni dove e ora della giornata e con discariche a cielo aperto in ogni angolo del quartiere. E tutto questo avviene nel più totale silenzio dell’amministrazione del sindaco Fucci. Chiediamo pertanto che il sindaco e la politica in generale diano la priorità a quegli italiani che si trovano in emergenza abitativa, terminando quelle numerose strutture di proprietà del comune di Pomezia da destinare ad abitazioni popolari per poter ridare dignità a tutte quelle famiglie italiane che hanno visto perdere tutto per colpa della crisi e che,nonostante siano Italiani, non hanno più nessun diritto”.
“Prima gli italiani”: striscioni Casapound tappezzano Pomezia e S. Palomba
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