Ma il susseguirsi di informazioni si è bloccato davanti al “no comment” delle Fiamme Gialle pometine. “Note ufficiali su quanto accaduto possono essere fornite solo dalla Magistratura”, ha dichiarato il Comandante della GdF, il Capitano Lauretti, che comunque non ha smentito l’accaduto.
Da fonti sicure, questa mattina all’alba i finanzieri hanno visitato le abitazioni pometine della Dirigente all’Urbanistica Anna Ferrazzano, il suo vice Domenico Consalvo, due tecnici che in passato hanno lavorato per il Comune di Pomezia, il geometra Chiarelli e Luciano Gatto. Contemporaneamente il blitz è stato effettuato a casa dell’imprenditore romano Roberto Luccarini. L’accusa sembra essere quella di corruzione: attraverso l’intermediazione dei due geometri, l’imprenditore avrebbe offerto una “ricompensa” alla Ferrazzano ed a Consalvo, per avere facilitazioni in merito ad un cantiere che si trova sulla via del Mare, all’altezza di via della Macchiozza. Ma qualcosa per loro è andato storto: gli investigatori, che già da tempo sospettavano un giro di tangenti, hanno a quanto pare trovato le prove per arrivare al provvedimento emanato dal Tribunale di Velletri, che prevede per tutti e cinque gli indagati gli arresti domiciliari.
Nessuna reazione da parte dei politici locali, anche perché nessuna ufficialità è giunta sulla notizia.