Si preannuncia una giornata di disagi, domani, per gli utenti che vorranno prenotare una visita medica o un esame diagnostico attraverso il CUP regionale del Lazio. Il Comitato Lavoratori ha aderito infatti alla mobilitazione indetta da CGIL, CISL e UIL Funzione Pubblica per l’organizzazione di un presidio che si terrà domani dalle ore 10,00 alle ore 14,00 davanti alla sede della Regione Lazio. “A tutt’oggi, pur in presenza di una richiesta di incontro e della nostra denuncia circa la situazione critica che si profila, non abbiamo ricevuto alcuna risposta dalla Regione Lazio sulla Gara Unica Centralizzata CUP, che contiene clausole di salvaguardia a dir poco ambigue e importi più bassi rispetto all’attuale gestione. Un fatto che potrebbe comportare la perdita di centinaia di posti di lavoro su un totale di quasi 2.000 operatori – hanno dichiarato in una nota stampa Mauro Mastropietri della FP CGIL, Stefania Gunnella della CISL FP e Pietro Bardoscia della UIL FPL di Roma e Lazio – Ancora una volta si taglia non capendo che a rimetterci saranno solamente i lavoratori ed i cittadini che subiscono una riduzione dei servizi”.
“Siamo di fronte a una gara che prevede meno risorse stanziate per il servizio, il taglio delle ore di lavoro e non dà garanzie né sul riassorbimento di tutti i lavoratori attualmente impiegati nelle varie commesse, né sulle eventuali condizioni di tutela – concludono Mastropietri, Gunnella e Bardoscia – Visto che i termini sono ormai vicini alla scadenza e da parte della Regione Lazio non abbiamo avuto alcun cenno, FP CGIL, CISL FP e UIL FPL proclamano lo stato di agitazione di tutti i lavoratori che operano nel servizio CUP, a partire dall’assemblea presidio che si terrà venerdì 4 settembre dalle 10 alle 14 sotto la Regione Lazio, in Piazza Oderico da Pordenone”.
Se non dovessero esserci riscontri positivi alle richieste dei sindacati e dei lavoratori, questi inizieranno lo sciopero ad oltranza a partire dall’8 settembre.
Solidarietà ai lavoratori arriva dal consigliere regionale Fabrizio Santori, membro della commissione Salute. “Sono vicino ai 2000 lavoratori del comitato spontaneo del CUP Lazio, che hanno annunciato una mobilitazione per tutta la giornata di domani 4 settembre per protestare contro il taglio dei posti di lavoro e l’assenza di tutele sociali nel nuovo bando della Regione Lazio. Grazie a loro fino ad oggi è stato garantito un servizio fondamentale con professionalità ed abnegazione, nelle infinite difficoltà dovute alle esigue risorse messe a disposizione dalla Regione Lazio che ha fatto di tutto per non consentire al CUP di avere tutte le prestazioni sanitarie disponibili. Dove sono finite le promesse di Zingaretti sull’obbligo del 60% delle agende a servizio del numero unico e sul limite alla vergogna dell’intramoenia?”, dichiara Santori, che domani parteciperà alla mobilitazione. “Il CUP deve essere rilanciato e non affondato. Il servizio è indispensabile per gestire le prestazioni sanitarie ambulatoriali e sta per essere fortemente compresso dalla giunta Zingaretti in vista del nuovo bando che causerà conseguenze gravi sull’efficienza di tutta la sanità laziale. Già oggi per un tac si aspettano oltre 200 giorni e per un ecodoppler per tronchi sovra aortici, esame al cuore, necessita a Roma di un attesa di più di 300 giorni. Liste d’attesa infinite e inaccettabili per esami di ogni tipo. Limitare il CUP significa allungare le liste d’attesa e ingarbugliare la burocrazia della sanità. Non è bastato al Presidente della Regione Zingaretti arrampicarsi sugli specchi in merito alla gara precedente, annullata e sotto indagine di mafia capitale”, conclude Santori.
Prenotazioni visite e analisi attraverso il CUP, domani servizio a rischio
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