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‘Prenotare a voce, campanelli guasti’, ennesimi disagi sui bus: romani scatenati sui social

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Sulla linea 444 della Roma TPL i campanelli per prenotare l'uscita sono guasti. Il conducente si arrangia con dei cartelli.

Campanelli per le fermate guasti. E allora l’autista si arrangia, affiggendo un cartello: “Campanelli guasti, chiamata a voce“. E poi altre scritte a pennarello, contenuto identico, e nei pressi del portellone di uscita un altro foglio attaccato alla bell’e meglio: “Prenotare a voce, campanelli guasti“. Così il conducente, o comunque il personale di Roma TPL sulla linea 444 che attraversa le strade del IV Municipio di Roma.

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Le criticità per il trasporto pubblico sono all’ordine del giorno

Malfunzionamenti, ritardi, inefficienze rispetto ai bus della Capitale sono all’ordine del giorno. Ma forse questa ancora non si era vista. Sulla linea 444 che collega il quartiere Torraccia a Ponte Mammolo si è arrivati effettivamente al comico. I campanelli per le fermate non funzionano, e allora chissà cosa è successo in quei viaggi, con i passeggeri costretti sicuramente a urlare per cercare di scendere alla propria fermata. Il servizio non è direttamente di Atac questa volta, ma esternalizzato come un altro centinaio di linee alla Roma TPl. Ciò poco conta, dato che è difficile cogliere differenze sulla qualità del servizio. Scarso era e scarso rimane; forse Welcome to Favelas, che ha diffuso le immagini, ci invita a farci una risata per non piangere. Ora, giustamente, le immagini della 444 senza campanelli stanno facendo il giro del web.

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Sulla linea 444 della Roma TPL i campanelli per prenotare l'uscita sono guasti. Il conducente si arrangia con dei cartelli.
Bus della Roma TPL

Tra sarcasmo e rabbia, utenti scatenati

Sulla pagina satirica sono numerosi i commenti di sgomento a corredo delle foto. Altri ci si fanno una sana risata, ma in effetti, come dice qualcuno: “I sordomuti salgano accompagnati dai genitori“, a stigmatizzare il disagio. Ancora: “Questo è il privato che tanto volete”. Un altro: “Si prega di non parlare al conducente”, ma stavolta è necessario. A meno che non si voglia rimanere a bordo ad libitum. C’è poi chi allude al fatto che ormai le criticità sui servizi di Roma possano assurgere a feticcio pop: “Sapete se hanno già fatto adesivi, maglie e felpe?”.

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