Sono appena sbarcati all’aeroporto militare di Pratica di Mare i primi Italiani fatti rimpatriare dopo il terribile terremoto avvenuto in Nepal. Grazie all’intenso lavoro dell’Unità di Crisi della Farnesina, una trentina di nostri connazionali – insieme ad altri sopravvissuti di varie nazionalità, che nelle prossime ore verranno fatti partire per i propri Paesi di origine – sono riusciti a rientrare in tempi molto brevi. Per il rimpatrio la Farnesina ha messo in campo ogni mezzo disponibile, impiegando mezzi militari in collaborazione con il Comando Operativo Interforze e voli commerciali in partenza da Kathmandu.
Il KC-767 era partito poco dopo le 14:00 ora italiana dalla base di Al Bateen, negli Emirati Arabi Uniti, dove i sopravvissuti erano arrivati qualche ora prima con un C-130J dell’Aeronautica Militare proveniente da Kathmandu.
Il nucleo dei nostri connazionali è arrivato intorno alle 21:00 di oggi all’aeroporto di Pratica di Mare, dove sono presenti esponenti dell’Unità di Crisi della Farnesina e rappresentanti delle ambasciate dei vari Paesi di appartenenza dei sopravvissuti.
Alcuni dei superstiti sono stati portati nell’infermeria dell’aeroporto, mentre gli altri sono in attesa di essere trasportati a Roma con un pulmino dei carabinieri.
Questa mattina era partito, sempre da Pratica di Mare, un velivolo militare con personale dell’Unità di Crisi, della Protezione Civile e con materiale per l’installazione di un posto medico avanzato. Al momento è sceso a tre il numero dei connazionali che l’Unità di Crisi sta ancora cercando di rintracciare.
(foto Congedati Folgore)
Giuseppe Marrone