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POTENZIAMENTO SERVIZI SANITARI ALLA CLINICA S. ANNA, RICHIESTO INCONTRO CON ASL, REGIONE E COMUNE DI POMEZIA

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Pronto soccorso e presidio sanitario sul territorio, le Associazioni Culturali “Pomezia Riparte Adesso!” e “Terzo Mylleniumriportano all’attenzione degli enti preposti la delicata situazione di Pomezia ed Ardea e, forti di una raccolta firme sostenuta da centinaia di cittadini, chiedono di “affrontare e cercare di migliorare l’efficienza e il funzionamento della Sanità locale che coinvolge un bacino di utenza di oltre 120 mila persone residenti nei Comuni di Pomezia e Ardea che si triplicano nel periodo estivo, oltre a migliaia di altri utenti pendolari che per motivi di lavoro e/o per turismo vivono quotidianamente nel Distretto Sanitario ASL/RM H4”. Le due Associazioni mettono in risalto che “il bacino di utenza, che si basa essenzialmente sulla funzionalità ed efficienza della Clinica S. Anna – vero e proprio ospedale di Pomezia – è notevolmente privo di alcuni servizi medici essenziali che mettono costantemente in difficoltà e a rischio l’incolumità fisica di tutti i cittadini utenti. In particolare si vuole evidenziare che dal 2008 all’interno della struttura sanitaria della Clinica S. Anna di Pomezia era in funzione il servizio di Emodinamica (inspiegabilmente chiuso dopo circa un anno), il servizio T.A.C. – Tomografia Assiale Computerizzata (autorizzato solo per i ricoverati) e R.M.N. – Risonanza Magnetica Nucleare (altrettanto inspiegabilmente fatta chiudere dopo alcuni mesi di funzionamento), servizi questi che non possono essere utilizzati completamente perché non autorizzati dalla Direzione ASL/RM H4 e quindi dalla Regione Lazio per motivi a noi sconosciuti, nonostante che, per quanto ci risulta, un’eventuale autorizzazione all’utilizzo di tali servizi sanitari non comporterebbe alcun aggravio di costi sul Bilancio della Regione Lazio. Diversamente, ed in particolare per ciò che riguarda l’efficienza del Servizio di Emodinamica, si contribuirebbe fattivamente a salvare numerose vite umane di pazienti che, colpiti improvvisamente da infarto, sono costretti inevitabilmente ad essere trasferiti con urgenza dal Pronto Soccorso di Pomezia in altre strutture sanitarie di Roma e/o Latina, con il conseguente alto rischio di arrivare troppo tardi, come purtroppo e frequentemente accaduto ad oggi”. Le due Associazioni hanno quindi chiesto un incontro con i responsabili della ASL RMH, con il Governatore e il presidente del consiglio della Regione Lazio, con il sindaco di Pomezia e con il direttore sanitario del S. Anna “per prendere subito in seria considerazione la possibilità di autorizzare la Clinica S. Anna – Policlinico Città di Pomezia ad utilizzare a pieno i servizi di Emodinamica, T.A.C. (Tomografia Assiale Computerizzata) e R.M.N. (Risonanza Magnetica Nucleare) al fine di fornire a tutti i cittadini utenti, siano essi interni e/o esterni alla struttura sanitaria locale, un adeguato servizio sanitario, degno di una società civile, senza costringerli a rivolgersi alle strutture sanitarie romane con conseguente lunghissimo periodo di attesa per le prestazioni”.

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