Home » News » Cronaca » Porto-canale e darsena di Fiumicino, l’allarme dei pescatori: ‘Il fondale è basso’

Porto-canale e darsena di Fiumicino, l’allarme dei pescatori: ‘Il fondale è basso’

Pubblicato il
Pescatori e titolari di imbarcazioni tornano a chiedere il dragaggio del fondale della darsena a Fiumicino.

I comandanti dei pescherecci e, in generale, i proprietari di imbarcazioni a vela ormeggiate presso la darsena e il porto-canale di Fiumicino lanciano l’allarme. Il fondale è basso e inadeguato e il rischio navigabilità della parte finale della Fossa Traianea torna a far parlare di sé. Tutti i portatori di interesse rispetto all’approdo, per scongiurare i continui danni alle eliche e agli scafi, chiedono urgentemente il dragaggio all’Autorità di Sistema Portuale. Il fiume, nella sua parte finale, ne ha necessità e sarebbe peraltro previsto per legge.

Cigni reali a Fiumicino: a spasso in spiaggia e nel canale dei pescatori (FOTO)

Il fondale dell’approdo è profondo appena due metri

Silvano Colman, proprietario della barca a vela Mandinucci, lunga 13 metri, dice a Il Messaggero: “Prendere il largo o rientrare in questo periodo nella darsena diventa un’impresa. In alcuni punti il fondale dell’approdo è inferiore ai 2 metri e i natanti che pescano più di 2,5 metri incontrano enorme difficoltà a navigare. Per superare questo “handicap” sei costretto a spingere al massimo i motori con il rischio di danneggiare la chiglia e soprattutto l’elica. Alcuni colleghi hanno creato dei solchi con lo scafo sul fondale dove però corri il rischio di imbatterti in detriti come funi d’acciaio o pezzi di rete adagiati nella melma. Per tale motivo vogliamo richiamare l’attenzione dell’Autorità che non può più rimandare le operazioni di escavo“. Problemi assimilabili sono presenti nei pontili interni e nei cantieri dove si fanno le manutenzioni per varare imbarcazioni fino a 15 metri.

Incendio a Fiumicino, le fiamme divorano il deposito dei pescatori di Via delle Carpe

Così Gennaro Del Prete: “Torniamo a chiedere il dragaggio”, così il presidente della cooperativa Pesca Romana

In ansia soprattutto i responsabili dei 25 pescherecci operativi in zona. L’alveo è ai minimi e il suo livello è inferiore al mezzo metro. Gennaro Del Prete tuona: “Per l’ennesima volta torniamo a chiedere, alla sorda Autorità portuale, il dragaggio del porto-canale. Se vogliamo essere fiscali, in base al regolamento del Codice della navigazione, il fondale deve essere il triplo del pescaggio delle imbarcazioni. Considerato che nel canale operano i rimorchiatori, che pescano circa 4 metri, a conti fatti dovremmo avere una profondità superiore ai 10 metri. Gli attuali 4 metri sono chiaramente inadeguati ma questo viene ignorato“. Ci sono dei livellamenti ‘di fortuna’, ma non è una operazione professionale e in sicurezza. Ciò in quanto vengono eseguiti dalle carene dei pescherecci che semplicemente passando creano un canale al centro del fiume. Ma l’azione crea comunque danni a causa di funi, parabordi e reti.

Impostazioni privacy