In Italia la sicurezza stradale è un argomento spesso sottovalutato dallo Stato, che investe poco in infrastrutture e in qualità del servizio stradale. Nonostante tutto gli incidenti mortali rientrano nella media degli altri stati europei. Ci sono comunque alcune strade che per le loro caratteristiche sono teatro di tantissimi incidenti. Con 280 incidenti, 322 persone ferite ed 11 morti nel 2013 la strada statale 148 Pontina raggiunge un primato non invidiabile, quello di essere una delle strade più pericolose d’Italia in quanto a numero di incidenti per chilometro e di morti per incidente. Nell’anno in corso i controlli delle forze dell’ordine hanno portato al ritiro di oltre cento patenti mentre i punti decurtati sono stati oltre 1600. La Pontina, collegando le provincie di Latina e Roma, costituisce un tratto alternativo all’autostrada con riferimento alla direttrice Roma-Napoli. Ma, nonostante l’importanza di questa arteria stradale, troviamo new jersey inesistenti, guard rail accartocciati, canalizzazione delle acque meteoriche mancante o inadeguata, asfalto in continuo disfacimento, segnaletica danneggiata, usurata, coperta dalla vegetazione, accartocciata ed in certi tratti addirittura inesistente. A livello strutturale la Pontina manca di corsia di emergenza, cosa che rende difficoltoso e rischioso l’intervento del personale di polizia, e precaria la sosta di emergenza per l’automobilista in panne. Le carreggiate sono separate ma inadeguate, favoriscono una guida veloce e pericolosa. Il tratto più pericoloso è quello che corre tra le provincia di Roma e Latina. È in questi 65 km che si riscontrano i maggiori flussi di traffico e di incidenti.
Ultimi in ordine di tempo gli incidenti avvenuti in questi giorni, l’altro ieri sera in prossimità dello svincolo per via Campo di Carne dove a causa del violento scontro si è formata una lunga fila di veicoli, fino all’altezza dell’uscita di campo verde, svincolo dove ieri sono stati coinvolti nello scontro altri due automobilisti, stavolta senza gravi conseguenze. In entrambi i casi, traffico bloccato e disagi alla circolazione, ieri sera addirittura nella direzione opposta, a causa del soccorso avvenuto in eliambulanza. I disagi alla circolazione sono durati un’ora e mezza, fino a quando non è stata riaperta anche la seconda corsia.
In una recente intervista il Dirigente della Polstrada di Latina, Francesco Cipriano, conferma questi dati allarmanti e per certi versi incredibili.
“La sua importanza di arteria veloce non è proporzionale alle effettive condizioni di utilizzo soprattutto per problemi di efficienza e manutenzione. Si riscontrano gravi criticità per l’assenza di interventi strutturali che stride soprattutto in rapporto al volume di traffico rapportato a un potenziale bacino di utenza superiore al mezzo milione di persone, proprio per la funzione dell’arteria quale primario collegamento con la Capitale”.
“Il tratto da Latina a Terracina – aggiunge Cipriano – non ha gravi carenze, ma i rischi che presenta sono connessi alla eccessiva velocità, con scontri frontali, nei sorpassi, e negli attraversamenti a raso da accessi privati ”. Il lavoro di prevenzione della Stradale è costante con servizi con almeno sette pattuglie giornaliere per l’intero tratto da Roma a Terracina. “Un discorso a parte meritano le ore notturne – aggiunge Cipriano -, nelle quali è capitato di dover intervenire per episodi gravissimi. Nei soli primi cinque mesi del 2014 per ben cinque volte abbiamo fermato automobilisti contromano. Nel novembre scorso un automobilista che guidava contromano ha investito all’altezza di Aprilia tre veicoli in piena notte provocando la morte di un commerciante di Pomezia che tornava dal lavoro verso casa. Anche in questo caso il conducente è risultato positivo ai test”. Anche alla luce di questi fatti, il capo della Postrada di Latina spiega che “le carenze strutturali sono al vaglio dell’Autorità giudiziaria, proprio dopo una serie di esposti presentati da associazioni di cittadini e utenti della strada”.
Una strada con così gravi problemi strutturali richiederebbe una guida attenta e consapevole dei rischi, ma non sempre è così. Le condizioni di traffico e strutturali della strada non consentono una velocità superiore a quella imposta di 90 chilometri orari, le medesime condizioni non permettono di effettuare frequenti cambi di corsia (il riferimento è anche alle moto) o di circolare senza tener conto della debita distanza di sicurezza. Sulla via Pontina è necessario uno stile di guida sobrio e accorto, ma anche paziente. I cittadini devono avere la consapevolezza che una guida prudente può evitare situazioni a volte tragiche. Nel frattempo, la Polstrada ha dedicato alla 148 Pontina un reparto operativo e assicura la propria presenza sulla strada con almeno sette/ otto pattuglie per l’intero tratto Roma-Terracina lungo i 100 chilometri garantendo controlli e soccorso ogni giorno. Nel mirino delle pattuglie l’eccessiva velocità che è all’origine del maggior numero degli incidenti stradali letali. Tale rilevamento è facilitato da Provida 2000, la nuova apparecchiatura testata sulle strade Pontine per il rilevamento della velocità degli automobilisti.
“L’apparecchiatura denominata Provida 2000 – fa sapere il dirigente della Stradale Francesco Cipriano – permette l’accertamento delle infrazioni con modalità ad inseguimento disciplinata dall’articolo 3 del D.M. del 15 agosto 2007 (decreto Bianchi) consente di riprendere e documentare le infrazioni nell’istante stesso in cui esse vengono commesse”.
Massimiliano Gobbi