ROMA – Che sistemare le strade nella Capitale fosse difficile, è cosa comune. Spesso ci si interroga sul perché alcune vie (importanti e non) siano piene di buche o ci si chiede come sia possibile che, con le prime ondate di caldo, l’asfalto si sciolga sotto i piedi dei cittadini. La risposta è quasi sempre la stessa: “Non ci sono abbastanza soldi”. Che succede però quando un Municipio ha i fondi in cassa per sistemare un manto stradale e li conserva in cassaforte?
Ponte di Nona: soldi per il manto stradale (in cassaforte)
Quella che vi stiamo per raccontare è una storia che esplicita molto bene le modalità in cui vengono prese in carica le richieste dei cittadini. Siamo a Ponte di Nona, in via Raoul Chiodelli – a pochi passi dal centro commerciale Roma Est – e, i residenti, quotidianamente devono affrontare una strada dissestata.
A raccontarci quanto accaduto nell’arco di quest’ultimo anno è un residente: “Stanco e dispiaciuto per la situazione“. Dopo la richiesta al Municipio per il rifacimento del manto stradale, nel maggio 2020 è stata vinta la gara d’appalto per dare il via ai lavori. L’assessore del Municipio VI, Sergio Nicastro, poco dopo aveva dichiarato che i lavori sarebbero cominciati “di lì a poco”. L’ultima dichiarazione di Nicastro è datata al 14 maggio dove afferma che entro il giugno 2021 i lavori sarebbero iniziati. “Ora siamo a luglio e, purtroppo, i lavori non hanno ancora preso il via”.
La cosa più strana di questa storia è che dopo aver vinto la gara d’appalto i soldi sono stati stanziati: si trovano, quindi, nella cassaforte del VI Municipio. “Perché non vengono spesi?” si chiedono i residenti. E purtroppo una spiegazione non riescono ad averla: “Parlano di burocrazia, usano toni generici e noi continuiamo a sentirci illusi e amareggiati“.
Il lettore, poi, ci racconta un’altra problematica che – assieme al manto stradale – sta da anni rovinando la vita dei cittadini. I residenti di Ponte di Nona per andare a Roma, nonostante facciano parte e vivano sul territorio della Capitale, devono pagare il ticket autostradale.
“Ci troviamo lungo l’autostrada, la A24, ma siamo pur sempre territorio di Roma. Perché ogni giorno dobbiamo pagare 1.30 euro all’andata e 1.30 euro al ritorno? La Raggi ha detto di volersi occupare della cosa in prima persona… eppure noi stiamo ancora aspettando“.