“La questione delle farmacie in particolare, ma quella della Pomezia Servizi più in generale – ha dichiarato Francesca Gentili, Segretario Generale della Filcams Cgil – credo sia una situazione difficile ed oltremodo articolata. Le attività svolte dalle farmacie comunali si traducono in servizio rivolto alla totalità dei cittadini ed anche in virtù di questo dovrebbe occupare uno dei primi posti nell’agenda delle cose da fare di questa amministrazione. Ritengo le polemiche fuori luogo e proprio per questo motivo inviterei tutti gli attori che attualmente sono chiamati a svolgere un ruolo in questa partita, a considerare i riflessi di certe esternazioni soprattutto perché non si tratta di ricercare semplicemente il modo più veloce di liberarsi di un problema, (perché questo sembra trasparire) bensì occorrerebbe non dimenticare che c’è in gioco il futuro di tutte quelle lavoratrici e lavoratori che sono occupati in questo settore. In qualità di Filcams abbiamo chiesto l’ennesimo incontro alla Società ed al primo cittadino di Pomezia al fine di ricercare soluzioni il più possibile condivise, ma soprattutto per chiarire una volta su tutte quali sono le intenzioni relativamente alle problematiche che investono la Pomezia Servizi e soprattutto l’amministrazione comunale, il cui contributo riteniamo debba essere elemento di garanzia e salvaguardia delle possibili soluzioni che auspichiamo possano determinarsi. Con l’occasione mi preme anche ricordare che altre sono le questioni al tavolo comunale per le quali abbiamo inviato formale richiesta di convocazione, e tra queste, oltre la questione mense scolastiche, spicca quella riguardante i lavoratori ex dipendenti della Casamercato per i quali è prevista la cessazione degli ammortizzatori sociali in coincidenza di fine anno, cosa che ci preoccupa profondamente considerata l’incertezza dei nuovi finanziamenti regionali, e per i quali si è sottoscritto un protocollo di accordo alla Regione Lazio,con il Comune di Pomezia, che prevedeva un piano di rioccupazione per gli stessi”.
POMEZIA SERVIZI, ANCORA PROBLEMI
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