La parte nuova del Selva dei Pini costruita abusivamente? È quanto ipotizza l’ex sindaco Pietro Angellotto, che negli ultimi mesi ha, con le sue lettere-denunce protocollate al Comune di Pomezia, alla Procura di Roma e alla Polizia Locale messo in evidenza diverse anomalie, come la costruzione, poi bloccata, di un distributore di carburante con annesso fast food proprio vicino al Selva dei Pini e al cimitero monumentale tedesco. Stavolta Angellotto, nella missiva protocollata questo pomeriggio, chiede “di voler accertare, ognuno per le proprie competenze, la legittimità degli atti (se esistenti) propedeutici alla realizzazione del nuovo edificio iniziato nel 2008, costato centinaia di migliaia di euro ed ancora non ultimato, adiacente al vecchio edificio, sede dell’ex Selva dei Pini Via Pontina”. Per l’ex sindaco, infatti, non risulta “essere stato rilasciato alcun permesso a costruire, e comunque si fa presente che l’area sulla quale si è edificato è soggetta a vincolo […] secondo cui valgono le norma di salvaguardia più restrittive”. In pratica, per costruire, sarebbe servita una autorizzazione paesaggistica che per Angellotto pare essere mancante. “Il comma 8 dello stesso articolo – prosegue il documento protocollato – prescrive che l’autorizzazione paesaggistica possa essere rilasciata solo per il recupero di edifici esistenti ed successivo comma 9 prevede che la superficie boscata non concorre al calcolo delle cubature eventualmente assentibili. Per quanto sopra esposto lo scrivente chiede che, dopo le verifiche opportune , vengano assunte le decisioni utili al ripristino della legalità, ed all’individuazione di eventuali responsabilità colpose”. Che questo porti a nuovi stop?
Pomezia: Selva dei Pini, Angellotto ipotizza abusi edilizi
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